Le Forze Armate italiane adottano una discriminazione latente nei confronti delle persone sieropositive che cercano di intraprendere la carriera attraverso concorsi pubblici. La denuncia arriva da Rosaria Iardino, presidente del Network italiano di persone sieropositive (Nps), che ha spiegato in una conferenza che un recente bando di concorso per allievi di prima classe dell’Accademia Navale per l’anno accademico 2009-2010 ha stabilito l’esclusione dei concorrenti sieropositivi al virus Hiv.
"Una decisione senza precedenti – spiega Iardino – che va contro la legge sull’Aids del 1990 che prevede norme a tutela della riservatezza dei dati sanitari e alla quale il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che ci ha sempre negato un incontro, ha risposto con deboli giustificazioni riferite a presunti rischi per la salute a seguito delle vaccinazioni cui sono sottoposti i militari".
Sulla vicenda è intervenuto anche il Parlamento con 3 interrogazioni presentate da senatori e deputati dell’opposizione (Rosa Villecco Calipari, Anna Paola Concia, Fiorenza Bassoli) alle quali, prosegue Iardino, "il ministro della Difesa ha risposto appellandosi ad una sentenza della Corte Costituzionale del ’94 che pur giustificando ‘l’esecuzione di accertamenti sanitari in situazioni sensibili per la salute collettiva’ ha ribadito che non ‘si potessero mai attuare controlli sanitari indiscriminati o di massa’".
Tra l’altro, è la tesi del Nps, "non si tratta solo di concorsi perché dalle nostre indagini è emerso un documento per uso esclusivo dell’ufficio dello Stato Maggiore della Marina che dispone il ricorso all’accertamento della sieropositività per il personale non dirigente della Marina Militare". Per questo, conclude, "abbiamo intenzione di andare avanti in questa nostra battaglia di civiltà".
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.