TIRANA – Un nuovo scandalo sta per abbattersi sulla potente chiesa greco-ortodossa, già scossa dalle clamorose dimissioni del metropolita della regione di Thessaliotidos, Teoclitos, coinvolto in vicende a sfondo omosessuale. Dall’Albania arriva un video che ritrae un altro prete ortodosso greco, indicato per nome (J. K. le sue iniziali, ma la sua identità non è certa), mentre si intrattiene con due ragazzi in una camera d’albergo a Korcia, nella parte sud-occidentale del Paese.
Il presunto sacerdote K., 50 anni, pope nel villaggio frontaliero di Follorine, sarebbe solito venire in Albania per assistere gli immigrati clandestini. Le sue performance omosessuali sono state registrate con una telecamera nascosta che i suoi due giovani amanti hanno segretamente deciso di utilizzare, sperando poi di rivendere il filmato a qualche televisione greca. Il video è in realtà finito nelle mani di “Top Channel”, la più grossa emittente privata albanese che lo sta trasmettendo a puntate nel suo programma di punta “Fiks Fare”, una “Striscia la notizia” made in Albania.
Le immagini lasciano spazio a pochi dubbi: il prete, in abito talare e con la tradizionale barba lunga e bianca, negozia con i due albanesi il prezzo della prestazione (fissato in 100 Euro) e insieme con loro si intrattiene in una stanza d’albergo. Le scene sono esplicite, così come le conversazioni, avvenute in lingua greca e mandate in onda con i sottotitoli.
Intervistati dal quotidiano “Gazeta Shqiptare” i due baldanzosi protagonisti del video-hard hanno detto di aver organizzato le registrazioni con il preciso scopo di fare soldi: “Visto che il prete ci offriva 100 euro per fare quelle cose – hanno raccontato – abbiamo pensato che registrando tutto ne avremmo potuti guadagnare almeno 4.000”. I due, entrambi maggiorenni, hanno aggiunto di aver chiesto al prete perchè fosse costretto a venire in Albania per pagarsi gli amanti, e lui avrebbe risposto di averlo fatto “per prudenza, visto che la chiesa ortodossa adesso è finita nel mirino dei servizi segreti greci”.
Lo scandalo da mesi sta scuotendo la Grecia: le dimissioni del metropolita Teoclitos potrebbero essere solo le prime di una vicenda scabrosa che arriva a sfiorare lo stesso Christodoulos, il metropolita di Atene e la più alta autorità ortodossa di tutto il Paese. Le accuse non riguardano solo orge e incontri omosessuali, ma persino reati di corruzione che coinvolgono giudici e avvocati, sospettati fra loro di collusione per proteggere trafficanti di droga, boss della prostituzione e per influenzare gli esiti di elezioni interne alla Chiesa greco-ortodossa.
Nel tentativo se non altro di contenere il nuovo scandalo, partito dall’Albania, fonti della chiesa ortodossa locale (gli ortodossi albanesi sono circa il 20 per cento della popolazione nazionale) hanno prontamente smentito che quell’uomo raffigurato nel video sia davvero un prete: “Si tratta di un volgare travestimento” hanno commentato. Ma gli autori di “Fiks Fare” confermano tutto e annunciano di avere altre immagini, questa volta raffiguranti J. K. nel suo villaggio greco “e che mostrano – assicurano ammiccanti – altri aspetti della vita privata del pope”.
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