Il professore di filosofia della Statale di Milano contro femminismo e diritti LGBT: “Perché allora non sposarsi e far figli con gli ornitorinchi?”

Dopo Diego Fusaro, ecco i post di Andrea Zhok: un altro docente universitario contro la comunità LGBT.

Il professore di filosofia della Statale di Milano contro femminismo e diritti LGBT: "Perché allora non sposarsi e far figli con gli ornitorinchi?" - zhok - Gay.it
3 min. di lettura

Andrea Zhok è uno stimato professore di filosofia dell’Università Statale di Milano – attualmente in particolare risulta, ironia della sorte, docente di Antropologia Filosofica – e non sopporta che si mettano in discussione binarismo eterosessuale e tradizione eteronormativa. 

Non lo sopporta e non riesce più a contenersi. Infatti da diverso tempo lo stimato professore (nato a Trieste nel 1967, quindi neocinquantenne) porta avanti sulla sua bacheca Facebook un sistematico tentativo di attacco teorico-concettuale a temi quali il femminismo, la lotta al patriarcato, la fluidità di genere, le adozioni gay. Questioni che per il docente non hanno dignità culturale e meritano di essere non solo criticate e rifiutate ma addirittura messe alla berlina.

Proprio oggi l’ultimo esempio (a proposito di matrimonio e adozioni LGBT e gestazione per altri), che di fatto riproduce una delle tipiche risposte che le destre e i reazionari danno alle istanze LGBT: “Perché allora non permettere che ci si sposi con gli animali?“. Ecco il post comparso poche ore fa sulla bacheca del docente:

Mario ama il proprio ornitorinco. Come ogni sentimento, anche questo merita la nostra simpatia e il nostro rispetto. E ora Mario desidera che il suo sogno d’amore sia coronato dal sacro vincolo del matrimonio. Certo, l’ornitorinco Alfredo cui Mario è devoto non è in grado di gridare al mondo il proprio amore o di annuire davanti al sindaco, ma vogliamo davvero far valere questa minorità come elemento discriminatorio? Vogliamo davvero far vincere in maniera così smaccata il pregiudizio? Sarebbe ovviamente inaccettabile richiamarsi ai limiti cognitivi ed espressivi di Alfredo per escluderlo dalla consacrazione dei propri sentimenti. Chi siamo noi per escludere Alfredo dal godimento dei propri affetti? Chi siamo noi per conoscere l’intensità dei sentimenti di Alfredo? Qualche reazionario obietterà che Alfredo non è un essere umano. Faccio naturalmente fatica a superare il ribrezzo per una tale osservazione. Nel XXI secolo voglio solo sperare che nessuno dia più ascolto a tali squallide tesi razziste e speciste. Certo, una volta che Mario e Alfredo siano uniti nel sacro vincolo si pone il problema dei loro diritti famigliari. Purtroppo una natura matrigna ha reso impossibile a Mario ed Alfredo di procreare, spezzando il loro progetto d’amore famigliare. Ma possiamo essere così insensibili da non venire incontro a questa coppia e al loro desiderio? Possiamo lasciare che profferte di generosità e accoglimento vengano frustrate di fronte ad inveterati pregiudizi? Chi ha detto che un bambino non possa essere felice se accudito da un uomo e un ornitorinco? Ci sono forse prove in senso contrario? Soltanto il solito serpeggiante razzismo di mentalità conservatrici può vedere in ciò qualcosa di improprio. E’ tempo di andare incontro alla differenza, di abbracciare la diversità, di lasciare cadere rigidità tradizionali che non hanno più ragione di esistere. Viva Mario, viva Alfredo, viva la loro famiglia.  L’amore trionfa sempre. PS: Per chi non ci fosse arrivato da solo, è un esercizio di sarcasmo, non un saggio. Astenersi polemisti.

Il professore di filosofia della Statale di Milano contro femminismo e diritti LGBT: "Perché allora non sposarsi e far figli con gli ornitorinchi?" - Andrea Zhok - Gay.it
Udine, 10-05-2015 – VICINO LONTANO 2015 – Oratorio del Cristo – Il totem del mercato – con Nicola Gasbarro , Giovanni Leghissa , Andrea Zhok – Modera: Beatrice Bonato – Foto © 2015 Luca Valenta / Phocus Agency

In passato Zhok se l’era presa anche con il femminismo. Ad esempio in questo post, in cui sfotteva il tentativo di aggiornamento del lessico delle professioni e della politica:

Ok, d’accordo, come Boldrini, Fedeli ecc. non mancano di ricordarci costantemente, dobbiamo cominciare, per pari dignità, a dire “presidenta”, “assessora”, “avvocatessa”, ecc. Nessun problema. Gli usi linguistici si adottano e si cambiano, e se davvero questo punto sembra importante ai più, per me possiamo introdurre una nuova convenzione. Solo che a questo punto, pensandoci bene, forse davvero mi sono perso un’importante verità, ed è ora di rimettere le cose in ordine. Sono infatti stufo di questa palese discriminazione per cui tutti i nomi astratti in italiano (e non solo), cioè quelli che nominano le entità più spirituali e universali (giustizia, verità, libertà, onestà, abilità, morale, scienza, storia, filosofia, natura, ecc.) sono femminili. Credo sia venuto il momento di contestare il paradigma oppressivo imperante, manifestamente incarnato in questo uso linguistico, che tende a concepire i maschi come materialoni dediti al ‘particulare’ e le femmine come spirituali. E’ ora di dire basta! D’ora in poi voglio il giustizio, il veritò, il libertò, l’onestò, l’abilitò, lo scienzo, il moralo, lo storio, il filosofio, il naturo, ecc.

Inoltre Zhok nelle ultime settimane ha scritto anche un post per sostenere le ragioni della “normalità” e dei “normali” contro le istanze LGBT e queer:

L’attacco postmodernista alla normalità
(ovvero il costruttivismo sociale e i suoi danni politici)

[Warning: segue…

Pubblicato da Andrea Zhok su Sabato 25 marzo 2017

E ha pubblicato anche un post per negare il problema del patriarcato:

Nota di chiarificazione sul Patriarcato

Cosa significa ‘Patriarcato’?

Prendiamo due definizioni autorevoli.

La prima …

Pubblicato da Andrea Zhok su Giovedì 23 marzo 2017

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Mattia Merlini 9.5.17 - 20:50

Ma vi siete almeno spinti nella lettura del post incriminato abbastanza in là da non dico comprendere, ma quantomeno vedere il post scriptum, prima di incollarlo nell'articolo a mo' di kamikaze?

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Annalisa Metus 6.5.17 - 20:21

Per carità, potete illudervi di aver individuato un'orribile e pericolosa persona e bearvi della gogna montata in piazza, ma rileggete con attenzione il post sull'ornitorinco: lo avete travisato e avete tratto conclusioni gratuite sull'autore. Ritengo che chi vi ha segnalato il post non vi abbia reso un buon servizio spingendovi a essere così inaccorti da scatenare una shitstorm basata sul taglia e cuci.

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Mario Azzino 5.5.17 - 18:50

Io provo imbarazzo per voi che non comprendete un testo scritto in un italiano corretto e che a livello semantico lascia spazio a ben poche interpretazioni, a tal proposito cito " PS: Per chi non ci fosse arrivato da solo, è un esercizio di sarcasmo, non un saggio. Astenersi polemisti." Visto che a quanto pare il post scriptum non l'avete colto, provo ad esplicitarvelo: Ha compiuto una reductionem ad absurdum (dimostrazione per assurdo) degli argomenti che frequentemente vengono utilizzati in difesa dei diritti LGBT, cioè ha portato alle estreme conseguenze gli assunti di queste argomentazioni dando luogo ad una situazione assurda (un uomo sposa il suo ornitorinco), ma perfettamente coerente con l'impianto teorico dell'argomentazioni. Ora, ciò non significa che Zhok sia un reazionario, nè un omofobo, è semplicemente una persona che grazie al suo raziocinio rigetta argomenti invalidi. Quindi vi consiglio di argomentare meglio e dare un impianto teorico più solido alle vostre rivendicazioni (sacrosante a mio parere, forse è il caso di dirvelo), invece di mettere alla gogna una persona la cui unica colpa è forse di confidare un po' troppo nella capacità di comprensione della vasta platea a cui si rivolge quando scrive sui social.

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    Il_polemico:-) 9.5.17 - 21:46

    Anche lui poteva spiegarsi meglio od arrivare subito al punto... Io il post l'ho letto fino alla fine eppure ho capito l'esatto opposto. Ho fatto filosofia per 3 anni al Liceo e studio in una facoltà scientifica, penso di saper capire un testo quando lo vedo. ;-)

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gedeone lo stilita 4.5.17 - 10:23

La filosofia per sua natura prevede lo sviluppo logico e consequenziale di concetti a partire da premesse non dimostrabili. Evidentemente questo soggetto prende come premesse dei presunti assiomi che altri filosofi hanno già dimostrato essere semplici convenzioni sociali o tradizionali. Il fatto che un filosofo faccia un errore del genere è già di per sé grave, ma che lo faccia un antropologo, è esiziale. Un antropologo dovrebbe spogliarsi della propria struttura mentale e comprendere come questa è soltanto il frutto della propria storia personale, per poter studiare altre civiltà. Vorrei sapere chi ha affidato una cattedra del genere a questo qui.

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Harald 4.5.17 - 8:42

Non si può esercitare una professione, specie se ci si avvale di un istruzione tecno-scientifica, senza liberarsi dai condizionamenti di un'educazione religiosa che, pur restando nel limbo delle nostre coscienze, tuttavia influisce sui nostri comportamenti di cui il predetto idiota sembra essere vittima. Insomma, un piede in due scarpe non è possibile tenercelo! Se scegli di fare il medico o il fisico.. non puoi nel tuo lavoro, nelle tue ricerche, farti influenzare dai tuoi stramaledetti preconcetti religiosi perché la scienza è sempre alla caccia di prove di ciò che esperimenta ed è quindi sempre mutabile, mentre la morale è stabilita dagli usi e dai costumi, dall'utilità o meno e, purtroppo, dai pregiudizi religiosi, frutto, come lo è d'altronde la religione, dei nostri incubi, delle nostre elucubrazioni mentali e, perché no, anche delle nostre inadeguatezze a sapere emettere un giudizio, perché la nostra mente non dispone di necessarie cognizioni che superino la soggettività e che, soprattutto, possano essere messe in dubbio, per poi essere accettate o rifiutate. Nel XIX secolo, quando si iniziò a studiare la sessualità, nessun studioso ne avrebbe mai parlato con sua moglie, perché il sesso, sotto la malefica e distorcente influenza della morale religiosa, era ritenuto una cosa sporca da cui bisognava tenere lontano i bambini perché non ne fossero corrotti. I pervertiti sessuali, ammesso che le perversioni siano contro natura, ma che sia solo un accomodamento della morale, nascono proprio dalla maledizione di avvertire i propri impulsi sessuali come irrinunciabili e, nello stesso tempo, essere sempre afflitti dal senso di colpa immesso dalla religione verso il sesso, giudicato peccaminoso e sporco e permesso solo per procreare, restando l'atto procreativo possibile se ad esso non si sia indotti nella prospettiva di provare piacere e non nelle pianificazione del prolungamento della specie che, prima o dopo, proprio nonostante queste ossessioni procreative, si estinguerà, come accade da milioni di anni.

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Loran 3.5.17 - 23:44

Ricordiamo un aforisma di Anton Cechov sulle doti che l'università svilupperebbe nell'uomo, ecco lui ne è un classico esempio

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Egemonia 3.5.17 - 22:07

Chissà cosa racconta quando spiega Socrate e Saffo... con quel cognome che, poi, non si capisce di dove sia.

Avatar
Antonio Magno 3.5.17 - 14:01

Omucoli che si sentono messi alle strette. Omucoli che non sono pronti ai cambiamenti. Omucoli che non sanno neanche guardare al passato. I tempi cambiano, e l'intelligenza stà anche nel saperlo accettare. Chi semina vento raccoglie tempesta...

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