Angela Merkel e Vladimir Putin si sono incontrati nella giornata di ieri 2 maggio a Sochi e la cancelliera tedesca ha affrontato direttamente il tema le violenze perpetrate in Cecenia nell’ultimo mese: è la prima volta dalla denuncia di Novaya Gazeta che un capo di Stato europeo si confronta sulla questione direttamente con Putin, il quale ha praticamente fatto finta di non sentire.
Angela Merkel ieri in visita in Russia ha chiesto al presidente russo Vladimir Putin di “utilizzare la sua influenza per proteggere i diritti dei gay in Cecenia”, a seguito delle denunce e testimonianze sui lager presenti nell’ex stato sovietico. Nel corso della conferenza stampa congiunta si è anche parlato delle proteste in Russia ed il presidente russo ha minimizzato, sottolineando che la reazione delle forze dell’ordine è stata “più moderata e liberale” che in alcuni Paesi europei.
Putin poi ha ricordato come la Russia “non interviene negli affari interni di altri Paesi”: sarebbe il caso che gli altri “non s’intromettessero nella vita politica interna russa”.
L’incontro congiunto tra Putin e Merkel è arrivato il giorno dopo l’arresto di circa 20 manifestanti a San Pietroburgo: a scendere in piazza sono state un centinaio di persone che chiedevano a gran voce di fare luce sulle violenze perpetrate in Cecenia. Anche su questo punto la politica tedesca ha lanciato una frecciata a Putin: “In una democrazia è importante che viga il diritto e il ruolo delle organizzazioni non governative è fondamentale”. Vladimir Putin non ha risposto all’esortazione ad agire e si è limitato a difendere l’operato delle forze dell’ordine russe.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.