L’Australia potrebbe presto aggiungersi ai Paesi dove esiste il matrimonio egualitario: la palla passa al Parlamento di Canberra.
Bisognerà attendere il 15 novembre per conoscere i dati definitivi sul voto in Australia rispetto all’introduzione del matrimonio egualitario. Tredici milioni di cittadini australiani sono stati chiamati a votare per posta in un referendum consultivo.
Tuttavia secondo gli exit poll pubblicati dal Guardian Australia, i “Sì” vincerebbero nettamente con il 64%, un dato che comunque non obbliga il Parlamento australiano a legiferare in questo senso.
Durante la campagna il LGBT Legal Service ha registrato più di duecento hate speech rivolti verso la comunità LGBT, che ha incassato invece il sostegno pubblico di molte celebrities australiane come Margot Robbie, il nuotatore gay Ian Thorpe e Wolverine, l’amatissimo Hugh Jackman.
Il referendum consultivo, a cui le associazioni LGBT erano contrarie, nasce come scappatoia ideata dal partito conservatore al potere nel Paese, per evitare di portare in Parlamento il voto sulla rimozione del vincolo sul matrimonio come “unione tra uomo e donna”, nonostante fosse già noto il sostegno della maggioranza dei cittadini al same-sex marriage: speriamo che la politica non trovi più scuse.
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