Non c’è pace per la comunità omosessuale in alcune zone del mondo: nelle scorse ore 27 ragazzi sono stati arrestati in Bangladesh a seguito di quello che può essere definito un blitz in piena regola.
I ragazzi, tutti di età compresa tra i 20 e i 30 anni, si trovavano in un centro utilizzato dalla comunità gay di Dacca, Chhayaneer nel quartiere periferico di Keraniganj, quando i poliziotti guidati dal comandante Jahangir Hossain Matubbor sono intervenuti per riportare l’ordine: le segnalazioni sono infatti partite in massa direttamente dai residenti della zona, infastiditi dalle attività dei giovani, quasi tutti studenti, che si protraevano anche per tutta la notte. Nel centro in questione sono stati sequestrati anche stupefacenti, preservativi e lubrificanti e – come riporta il capo della polizia – i giovani sono stati arrestati proprio per possesso di droga e non per omosessualità.
Si tratta, ad ogni modo, di un blitz in piena regola, l’ennesimo in un Paese dove l’omosessualità è punibile e punita per legge secondo la sezione 377 del Codice Penale. Lo scorso anno, ad esempio, due uomini noti per l’impegno donato alla comunità LGBT locale sono stati assassinati a colpi di machete sempre a Dacca: uno dei due, Xulhaz Mannan, era l’editore dell’unica testata nazionale dedicata a tematiche legate alla comunità LGBT.
Pochi giorni fa due attivisti, Riaz Osmani (che vive a Londra) e Shahanur Islam (che vive a Dakka) hanno lanciato una raccolta fondi online per raccogliere 25.000 dollari necessari a combattere legalmente le leggi anti-gay del Paese.
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