MILANO – E’ stata una rapina da quattro soldi, meno di duecento euro, secondo la polizia, quella che è costata la vita a Carlos Alberto Veloso do Nascimento, il domestico brasiliano ucciso nella sua abitazione durante un incontro a sfondo sessuale con due occasionali conoscenti romeni.
Chi lo ha ucciso, infatti, lo ha fatto per razziare due telefonini cellulari, un dvd, alcuni cd e una playstation: sul mercato illegale, gli oggetti rubati a casa di Veloso non avrebbero raggiunto il valore di 200 euro.
A portare ai due fermati sono stati specialmente i rilievi della Polizia scientifica, e in particolare un’impronta digitale, risultata poi appartenere a Benker, trovata su un pesante vaso di cristallo, che potrebbe essere l’oggetto con cui il domestico brasiliano è stato mortalmente colpito alla testa. Benker, infatti, era già stato foto-segnalato in Questura nel settembre scorso, e la comparazione delle impronte ha portato alla scoperta della sua identità. I due romeni sono stati bloccati, ieri notte, in una baracca, a Garbagnate Milanese.
Gli uomini della Omicidi erano già riusciti a individuare un locale gay, nei pressi della Stazione Centrale, dove, tra giovedì e venerdì notte, Veloso si era recato e aveva conosciuto i romeni, invitandoli a casa sua, un appartamento al quarto piano di piazza Luigi di Savoia 28. Le immagini di una telecamera lo hanno ripreso mentre usciva con i due, quella sera, dal locale. La vittima, secondo le valutazioni del medico legale, sarebbe stata uccisa proprio quella notte.
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