Con un post su Facebook Bruce Springsteen ha comunicato di aver annullato una data del suo tour a Greensboro, in North Carolina, prevista per domenica, in polemica con la recente “Bathroom law”, ossia una legge che costringerebbe i transessuali ad utilizzare il bagno assegnato al proprio sesso di nascita nei luoghi di lavoro.
“La legge – scrive Springsteen –attacca i diritti delle persone LGBT – ed è un attacco portato da coloro che non sopportano che nel nostro paese i diritti civili stiano progredendo ” [..] “E’ giunto il momento – continua “the Boss” – da parte mia e della mia band di mostrare solidarietà a coloro che combattono per la libertà. Quindi, con le mie più grandi scuse ai fan di Greensboro, abbiamo cancellato il nostro show. [..]- Questo il più potente strumento che posso levare contro chi continua a voler spingere il nostro paese indietro anzichè avanti“.
La legge aveva già spinto alla mobilitazione anche i giganti del tech e sta suscitando grandissime polemiche negli USA: rappresenta chiaramente le istanze reazionarie di tutte quelle lobby conservatrici che sono state schiacciate su posizioni oltranziste dall’enorme progresso degli USA nei diritti civili nell’era Obama.
Anche senza show inutile dire che Bruce si merita un grandissimo applauso: uno dei pochi che a tante parole, spesso facili, di apertura verso il mondo LGBT ha fatto seguire i fatti. E che fatti.
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