La storia di Eugene, nigeriano torturato perché gay e costretto a rifugiarsi in Grecia, non è rimasta inascoltata.
Daniele Viotti, eurodeputato del Pd e co-presidente intergruppo per i diritti LGBT al Parlamento Europeo, ha contattato Federica Mogherini – Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza – per chiedere l’impegno di tutte le istituzioni europee a garantire i pieni diritti dei richiedenti asilo LGBT.
Viotti si trovava a Madrid, assieme ad alcuni esponenti di ILGA (International Lesbian, Gay, Bisexual Trans and Intersex Association) e all’ex premier spagnolo Luis Zapatero, quando ha sentito della notizia: “Eugene adesso è in Grecia ma rischia di tornare a casa e, di conseguenza, 14 anni di carcere o la pena di morte via lapidazione. Essere gay, in molte parti del mondo, è ancora un rischio per la propria sopravvivenza: è inaccettabile” sostiene Viotti.
La Nigeria, tra l’altro, intrattiene rapporti (economici e non) molto stretti con l’Italia: “Urge, quindi, farsi sentire”.
Già nelle scorse settimane Daniele Viotti aveva interpellato Commissione e Consiglio per chiedere maggiori tutele ai richiedenti asilo LGBT, in modo da sviluppare linee guida precise e adottabili da tutti gli Stati membri: “Mi auguro che tutte le istituzioni facciano il possibile e anche di più per garantire il necessario progresso”.
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