Come ampiamente anticipato in campagna elettorale, il Partito Democratico si accinge a presentare la sua proposta sui diritti civili. La legge è inserita fra gli otto punti che il segretario Pierluigi Bersani presenterà al Movimento 5 stelle per una legislatura in grado di approvare pochi ma importanti punti, compresa quello che impegna le forze politiche ad approvare una legge contro l’omofobia. Ecco in sintesi i punti principali della proposta Bersani.
DOVERI: Dall’unione, che verrà sancita con una dichiarazione resa davanti all’ufficiale di stato civile, derivano effetti analoghi a quelli del matrimonio. I conviventi si debbono reciproca assistenza e sostegno e debbono gestire in comune le loro esistenze.
FIGLI: Niente bebe’, neanche adottati. Possibile pero’ che a uno dei partner omosessuali sia attribuita la responsabilita’ genitoriale sul figlio naturale dell’altro partner, nonche’ la possibilita’ che il convivente possa adottare il figlio biologico dell’altro.
REGIME PATRIMONIALE: arriva la “comunione degli acquisti” ma con la possibilità di deroghe.
PARENTELA E SUCCESSIONE: il convivente va considerato membro della famiglia dell’altro convivente e andrà considerato erede legittimo del partner. Sì anche alla quota di legittima. Ok alla reversibilita’ ma serve una durata minima della unione.
SEPARAZIONE: il convivente può chiedere il mantenimento commisurato al tenore di vita, al reddito e al patrimonio avuto in costanza di convivenza. È prevista la possibilità di assegnazione della casa “coniugale”.
SCIOGLIMENTO: come per il matrimonio è necessaria una decisione del giudice.
Se il Partito Democratico e il Movimento 5 stelle trovassero un accordo, però, potrebbero da soli approvare una legge ancora più avanzata, quella sul matrimonio egualitario. Il PD non sembra intenzionato a percorrere questa via. Che Grillo riesca a convincere Bersani?
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