CLARKSVILLE (Maryland, USA) – E’ un bacio tra due ragazze, scambiato in pubblico, a riportare l’attenzione sulla discriminazione che gay e lesbiche vivono all’interno della scuole superiori americane. Il dibattito si è senza dubbio riacceso, ma le sue studenti si sono anche beccate una sospensione…
Stephanie Haaser, 15 anni, iscritta alla River Hill High School del Maryland, ha unito le sue labbra per 12 secondi con un’altra studentessa, nel bar della scuola. Haaser ha detto che il bacio faceva parte di un compito assegnato nella classe di inglese e che chiedeva agli studenti di eseguire un atto “non conformista”. Lei ha scelto il bacio come forma di protesta contro i maltrattamenti subiti da gay e lesbiche nella sua scuola, che si trova a circa 20 miglia a sud-est di Baltimora.
Haaser ha anche detto che lo rifarebbe: «Non sapevo che ci sarebbero state queste conseguenze – ha spiegato alla ABC – ma l’avrei fatto comunque. Ha provocato questa reazione all’intero della scuola e nel gruppo degli studenti. La dimostrazione non era per l’amministrazione, era per tutto il gruppo degli studenti».
Haaser ha aggiunto che il bacio era stato studiato per portare l’attenzione sugli studenti gay e lesbiche che sono maltrattati dai compagni di scuola. Lei e l’altra ragazza si sono impegnate nel bacio pur essendo eterosessuali, ha detto.
«Applaudiamo queste due studentesse per aver preso l’iniziativa contro la violenza, gli insulti e i maltrattamenti contro gli studenti omosessuali» ha detto Joshua Lamont, direttore della comunicazione del Gay, Lesbian and Straight Education Network (GLSEN), organismo nato con lo scopo di creare scuole sicure per i giovani gay, lesbiche, bisessuali e transessuali. Secondo il GLSEN, più del 90 percento degli studenti glbt riferiscono di sentire affermazioni omofoniche a scuola. E quando un insegnante è in classe, nell’82 percento dei casi non fa niente per impedirlo. Secondo quanto riferisce Lamont, anche gli studenti etero che sono percepiti come gay sono vittime di maltrattamento.
Gli amministratori della River Hill, comunque, hanno sospeso le due studentesse per due giorni. Esponenti della scuola hanno detto che le ragazze sono state sospese perché hanno disatteso le “regole di disciplina” della scuola. La Haaser potrebbe anche subire una interdizione dalla National Honour Society. Secondo David Cordts, direttore associato della National Honour Society, starà al gruppo locale di stabilire se espellere la Haaser o no. Cordts asserisce, tuttavia, che non ci sono espulsioni “automatiche”, e che a ogni membro è garantito un equo processo.
Tra i criteri per i quali buttar fuori un membro, secondo Cordts, è incluso il caso di uno studente che si dimostri essere un modello inappropriato da imitare, o che violi la politica della scuola. Secondo quanto ha riferito, né l’orientamento sessuale né il bacio omosessuale costituisce motivo sufficiente per l’espulsione immediata dall’organizzazione. «Non abbiamo alcuna politica formale di non-discriminazione per le preferenze sessuali – ha detto Cordts – tuttavia incoraggiamo i gruppi locale, laddove è possibile, a includere una clausola di non-discriminazione e che possa includere la preferenza sessuale».
Mary Haaser, mamma di Stephanie (con lei nella foto sopra), ha detto che conosceva il piano della figlia e crede che Stephanie venga punita per essersi alzata per combattere per qualcosa in cui credeva. «A me sembrava un’idea straordinaria – ha detto – Non ha specificato quanto a lungo sarebbe durato il bacio o dove si sarebbe svolto. Ma l’ho davvero incoraggiata molto a farlo in un luogo in cui gli altri studenti l’avrebbero vista».
di Gay.com UK
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