Milano – Un uomo di trent’anni davvero non si rassegnava alla fine del rapporto di amicizia che durava da anni con un ragazzo di venticinque, e per mesi ha tormentato l’amico con messaggi e continue telefonate. In seguito a denuncia presso i carabinieri è stato così arrestato per reato di stalking. Per quanto possa sembrare strano, non c’è nessun risvolto sessuale né omoaffettivo alla base della relazione tra i due, almeno così apprendiamo dalle fonti. Ma veniamo ai fatti: siamo in provincia di Bergamo, lo scorso luglio il più giovane dei due decide di interrompere ogni rapporto quando scopre che l’amicizia dell’altro è dettata da interessi.
Da allora il trentenne, ossessionato dalla perdita del rapporto, non si è dato pace. Le indagini hanno dimostrato che da sette mesi l’arrestato cercava quotidianamente il contatto con l’ex amico, subissandolo con decine di sms e chiamate al suo cellulare, tanto da costringerlo a cambiare più volte numero del telefonino. Ma è stato inutile, così come lo è stato un primo ammonimento da parte delle forze dell’ordine nei confronti del molestatore.
Le molestie non si sono fermate, anzi, sono sfociate in un atto di violenza: dopo aver più volte cercato di parlare con l’amico suonando al citofono di casa, notando la sua auto parcheggiata davanti all’abitazione, ha lanciato un oggetto contro il vetro della camera da letto della vittima, ferendo in maniera non grave sia l’ex amico sia la madre. A seguito di ciò sono scattate le manette. È la prima volta che l’arresto per reato di stalking viene applicato al rapporto, seppur di amicizia, tra due uomini. Del resto la legge è uguale per tutti. Etero o gay, conviene pensarci bene quindi, prima di mettersi a tormentare i propri ex… amici.
di Francesco Belais
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