Un saluto commosso e affettuoso ha accompagnato Dolly nel suo ultimo viaggio. Si sono, infatti, svolti ieri i funerali della amatissima Annarita De Luca, meglio conosciuta come Dolly, attivissima presidente del Movimento Transessuali Italiani (Mit). Dolly era morta giovedì scorso in un incidente stradale.
I funerali si sono svolti nella chiesa di Sala di Istrana, dove Dolly risiedeva, affollata da parenti, amici, ma anche vicini di casa e semplici conoscenti: unici assenti, la madre costretta a casa per motivi di salute e il marito, il modello cubano Robiert, assente per motivi politici. Tutti riuniti nella chiesa per dare l’ultimo saluto a una donna che ha fatto dell’altruismo il suo stile di vita.
Il funerale è stato celebrato da Don Riaudo Paronetto, che sottolineando la necessità di eliminare tutti i pregiudizi, ha citato le parole di Gesù "chi è senza peccato, scagli la prima pietra". Poi, tra applasi inarrestabili, la bara è stata portata sul sagrato della chiesa, e da lì è partito il corteo fino al cimitero.
Al cimitero, i compagni di tante battaglie condotte da Dolly hanno preso la parola, per ricordarla con affetto e commozione. «Tu Dolly sei stata e rimarrai la nostra regina. Regina di tante battaglie da cui sei sempre uscita vincitrice. Ora guidaci da lassù e aiutaci a continuare a lottare in questo mondo così schivo». E alla fine un appello alla Chiesa «affinché impari finalmente ad accettare gli omosessuali».
Tante le testimonianze d’affetto nei suoi confronti. Arturo, proprietario dell’appartamento in cui Dolly viveva, la ricorda come una persona squisita, estremamente dolce e generosa. Bernardo Castaldo bacchetta invece gli amici del Mit non presenti alla cerimonia. Paola un trans di Castelfranco era con lei durante l’ultima manifestazione a Padova ed è lei che ci racconta della grande festa organizzata in suo onore dagli amici della discoteca veronese Beside sabato scorso «per tutta la notte i video che tappezzavano per l’occasione le pareti del locale, hanno proiettato i filmati delle manifestazioni a cui Dolly ha partecipato sempre in prima linea». Tante le corone di fiori. Fiori semplici perché, nonostante la sua stravaganza e a dispetto di ogni ipocrisia, Dolly è stata davvero una signora.
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