Angela Merkel chiude le porte ai richiedenti asilo LGBT: a diffondere la notizia è Politico.eu, anche grazie ad alcune testimonianze raccolte.
Benché non esistano statistiche sugli ordini di deportazione dei richiedenti asilo LGBT nei propri paesi di origine, Gladt conferma che ben il 50% delle loro richieste vengono rigettate.
Una delle storie diffuse da Politico.eu è quella di Eliana, una donna trans del Libano che nel paese d’origine svolgeva l’unico lavoro possibile, ovvero quello della prostituta. Arresti e torture si sono susseguiti all’interno della stazione di polizia di Hbeish, a Beirut, poi la rinascita con l’arrivo in Germania, a Berlino: Eliana ha trovato lavoro in un centro di bellezza e ha sperimentato la libertà di vestirsi liberamente e di sentirsi accettata. Poi lo shock: il rifiuto della domanda di asilo politico che Eliana aveva presentato nel 2015.
Secondo il BaMF (l’ufficio federale per la migrazione e i rifugiati) Eliana non può godere dello status di rifugiata perché ha attraversato il Mediterraneo passando dalla Turchia e poi dalla Grecia come uomo e quindi non può essere considerata trans. A nulla sono servite neppure le prove dei continui abusi sessuali subiti durante il viaggio verso l’Europa: “È stato umiliante – dichiara a Politico – tutto quello che avevo progettato e per cui stavo lavorando è distrutto“.
Politico.eu ha riportato le dichiarazioni del “Rainbow Refugees” di Francoforte: il fondatore, Knud Wechterstein, ha spiegato che le politiche sull’asilo della Germania non tengono in adeguata considerazione la questione delle persone LGBT: “Il BaMF sta prendendo molte decisioni sbagliate. Respingono le persone per ragioni che non tengono conto della realtà del loro paese d’origine“.
Assurdo poi il caso di una richiesta di asilo arrivata dalla Jamaica — paese che condanna l’omosessualità con ben 10 anni di prigione — rifiutata perché la Jamaica non condanna l’omosessualità in quanto tale ma “solo” in caso di rapporti intimi accertati tra due uomini.
Eliana tornerà in Libano, considerato un paese “sicuro” per la Germania, anche se così non è: “In Libano, gli animali hanno più diritti delle donne trans“, ha dichiarato la donna. Inoltre Eliana ha detto che non intende presentare ricorso contro la decisione del BaMF: “Preferisco vivere per strada che farmi umiliare qui“.
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Direi di Si carissimo è Evangelicamente Cosa Buona e Giusta, nostro Dovere e Fonte di Salvezza per l'Umanità Intera!
A Lei piacerebbe ma non può. Tutta invidia....
Ma non vi vergogniate a scrivete falsità da becero giornalismo? La Germania ha accolto più di 2 milioni di profughi inclusi gay lesbiche e trans e io ne xonosco moltissimi personalmente lavorando spesso in Germania. Qui si tratta si regole di identificazione è un aspetto documentale burocratico del diritto internazionale e non delle leggi tedesche. Insultare la Merkel provocare le reazioni contro i tedeschi di ignoranti analfabeti annoiati su Facebook come sopra si può leggere e creare tanti piccoli populisti disinformati. È questo lo scopo di questo sito?
Ci manca anche di accogliere gay, trans, culattoni, frocioni, travestiti, invertiti, LGBT WRUJ CVWQ NMKT...!! Ma vaffanculoooooo !!!!