La legge greca lo permetteva. O meglio, non individuando esplicitamente nelle coppie eterosessuali le uniche a potere contrarre matrimonio, lasciava spazio ad un’interpretazione che consentisse le nozze gay. E approfittando di questa ambiguità, due coppie, una gay e una lesbo, avevano celebrato il loro matrimonio sull’isola di Tilos, lo scorso giugno. La cerimonia, officiata dal sindaco socialista della cittadina, Anastassios Aliferis, era stata salutata dalla comunità omosessuale greca come "una nuova laba per la Grecia".
Tra l’altro, una delle due componenti della coppia lesbiche è una leader dell’Unione greca di Gay e Lesbiche, Evngelia Vlami. Adesso, il tribunale di Rodi ha annullato le nozze, accogliendo il ricorso della procura che aveva sostenuto l’illegittimità dei matirmoni. Naturalmente, gli avvocati annunciano battaglia e hanno fatto sapere tramite i media locali che ricorreranno alla Corte Suprema e, se dovesse essere necessario, anche alla Corte Europea per i Diritti Umani.
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