Nonostante i progetti per aumentare la sicurezza, i nostri dati su Grindr e altre dating app restano a rischio attacco hacker.
No, non c’è ancora lo zampino della proprietà cinese che tanto preoccupa le autorità americane riguardo la privacy degli utenti, ma la rivelazione sulla sicurezza che coinvolgerebbe Grindr e un’altra app di incontri per soli uomini, Jack’d, è stata fatta da un semplice dottorando negli Stati Uniti.
Secondo Jason Chao, nonostante Grindr abbia dimostrato una certa sensibilità sul tema della privacy e della tutela dei suoi utenti, le due app inviano i nostri dati a terze parti, banalmente gli inserzionisti a cui vendono pubblicità, ma in forma non criptata. Questa operazione però esporrebbe diverse informazioni personali tra cui, età, localizzazione e stato civile a possibili furti in rete.
Una falla che costituisce un rischio soprattutto per le persone LGBT nei Paesi dove sono perseguite dalla legge e a causa della quale potrebbero essere localizzati ma non solo, potrebbe esporre degli utenti a ricatti o comunicazioni indesiderate per il furto di altri dati sensibili: “Sono rimasto stupito – ha dichiarato a GSN Chao – Persone vulnerabili, che non sono dichiarate, usano Grindr e Jack’d. Gli sviluppatori dovrebbero assicurarsi che le app siano sicure a trecentosessanta gradi”.
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