SAN PAOLO – E’ forse una delle campagne più coraggiose e efficaci mai dieate contro l’Aids quella lanciata dal ministero della Salute brasiliano del governo Lula in occasione del Carnevale. E che, come è naturale, ha scatenato la feroce opposizione della Chiesa Cattolica brasiliana che accusa il governo Lula di immoralità nell’incentivare la promiscuità di massa e l’infedeltà coniugale. La campagna che prevede la distribuzione della cifra record di 10 milioni di preservativi gratis, doveva avere uno slogan del tipo “Abbiate fede: usate il condom”, ma il ministro della sanita’ brasiliano, Humberto Costa, ha fatto marcia indietro all’ultimo momento dopo che la Conferenza Episcopale brasiliana (Cnbb) ha gridato addirittura alla sacrilega provocazione. I responsabili ministeriali hanno perciò scelto un più moderato “Attaverso il preservativo non passa nulla. Usalo e abbi fiducia”.
Ma non e’ bastato. Lo spot televisivo della campagna governativa apparso ieri sera per la prima volta sui teleschermi di tutto il Brasile ha di nuovo fatto saltare sulle sedie i vescovi della per altro ben poco bigotta curia brasiliana. Nel filmato un cliente di un bar mostra all’amico come usare il profilattico calzandolo sulla lattina di una bibita. Segue poi un evocativo shakeraggio a tempo di samba per arrivare al climax dello stappo finale con riversamento del liquido spumeggiante (per fortuna di colore rossiccio) nel capace e robusto sacchettino trasparente. Troppo pepato ed esplicito per i pastori del maggior gregge cattolico del pianeta.
“La campagna parla delle relazioni sessuali promiscue come se fossero inevitabili – tuona monsignor Rafael Llano Cifuentes, presidente della commissione Famiglia e Vita della Cnbb – Gli spot suggeriscono chiaramente: non inibirti, divertiti, ma usa il preservativo. In questo modo si incentiva l’infedelta’ coniugale e la stessa propagazione dell’Aids. E’ come spegnere il fuoco con la benzina”.
Il ministro risponde che e’ lungi da lui voler polemizzare con la Chiesa brasiliana, che fra l’altro, nei suoi aspetti progressisti di Teologia della Liberazione, e’ tra i fondatori storici del partito di sinistra del presidente Luiz Inacio Lula da Silva. E presenta come giustificazione un recentissimo sondaggio d’opinione in cui ben 14 milioni di maschi brasiliani fra i 18 e i 39 anni ammettono candidamente di non usare il preservativo perche’ secondo loro non funziona.
“A queste persone si dirige specialmente la campagna di quest’anno – ha spiegato Costa – E abbiamo scelto per lanciarla quest’epoca estiva del Carnevale in cui l’uso di vestiti ridotti al minimo stimola piu’ intensamente le relazioni sessuali.
Rispettiamo ogni credo religioso, ma la nostra preoccupazione riguarda la salute della popolazione”.
L’anomala guerra del preservativo tra Chiesa e Lula e’ esacerbata anche dal tema scelto per le sfilate carnevalesche del 22 e 23 febbraio prossimi da una delle maggiori scuole di samba carioca, la Grande Rio. Col titolo “Vamos a vestir a camisinha, meu amor!!!” (Indossiamo il preservativo, amore mio!!!) il maggior regista del Carnaval, Joaozinho Trinta, mandera’ in corteo lungo il ‘sambodromo’, davanti alle telecamere di tutto il mondo, costumi, carri allegorici, nudi parziali e integrali, tutti ispirati al Kama Sutra, l’antico libro di delizie e posizioni amorose degli Indu’, con a corredo una breve storia della “Camicia di Venere” da Adamo ed Eva ai giorni nostri.
Il numero record di 10 milioni di profilattici che verranno distribuiti nei maggiori calderoni della follia carnevalesca brasiliana, da Rio a San Paolo, da Bahia a Olinda, supera di due milioni la campagna dell’anno scorso dedicata soprattutto agli adolescenti.
Molto contenti di questa excalation profilattica di Lula e compagni sono i produttori brasiliani di preservativi che, forti del lattice naturale della casalinga Amazzonia, esaltano la crescente eccellenza, anche a livello internazionale, del loro collaudato prodotto. E sognano di poter appiccicare un giorno anche all’estero i manifesti della campagna che mostrano un irrompibile profilattico brasiliano trasformato in acquario tropicale, dentro il quale sguazza felice un pesciolino rosso.
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