“Oggi l’Italia apre una nuova pagina del diritto di famiglia“, così ha iniziato Monica Cirinnà il suo intervento oggi al Senato. Ed alla fine, dopo una giornata convulsa con qualche eccesso di troppo di Alfano rintuzzato dalla Ministra Boschi, il ddl 2081 Cirinnà ed altri sulla “Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze” è stato approvato con la mozione di fiducia presentata al governo. Favorevoli 173 senatori, contrari 71. Assente il Movimento 5 Stelle che in modo significativo, per tentare di sanare la frattura con la comunità LGBT, ha preferito non votare e lasciare l’aula.
GLI ARTICOLI DELLO SPECIALE “NUOVO DDL CIRINNA'” DI OGGI, TRA GUIDE GIURIDICHE ED INTERVENTI:
– Unioni civili: ecco le risposte alle paure sul nuovo ddl Cirinnà
– l’Italia comparata con gli altri paesi europei: L’Italia sarà come la Germania (step a parte) e meglio della Grecia
– Monica Cirinnà nel giorno dell’approvazione delle Unioni Civili
– Lettera della Senatrice Repetti alla comunità LGBT italiana
– Movimento LGBT: “oggi il Senato scriverà una brutta pagina di storia”
– Banchetto di nozze: ecco perché dobbiamo festeggiare
Monica Cirinnà ha parlato di “miglior testo possibile alle condizioni politiche date da questo Senato” e di un passaggio storico per l’Italia, “dal diritto di famiglia al diritto delle famiglie“. La minoranza Pd ha votato la fiducia, ma senza entusiamo: “Destra e sinistra esistono e sono cose diverse. Si è visto nella discussione sulle Unioni civili – scrive Roberto Speranza su Facebook – Il Pd ha sbagliato a scegliere la strada a ribasso con Alfano. Ora non bisogna fermarsi. La battaglia per l’uguaglianza dei diritti è appena cominciata”. Alcuni senatori dei rispettivi fronti hanno annunciato voti in dissenso dal gruppo: Sacconi e Formigoni non hanno votato con il resto dell’Ncd considerando la legge ancora troppo sovrapponibile al matrimonio tradizionale, e lo stesso ha annunciato Carlo Giovanardi di Gal; sul fronte opposto Luigi Manconi non ha votato con il Pd, deluso per il taglio della stepchild adoption. I parlamentari del M5S hanno invece deciso di uscire dall’Aula e di non votare.
Sui tempi del passaggio alla Camera, è probabile una forzatura. Matteo Renzi vuol far presto, perché sa che più sta lì e più aumenteranno i problemi e le critiche: è quindi possibile che già nel giro di un mese o poco più il nuovo ddl Cirinnà andrà per la votazione alla Camera dei Deputati dove, come è successo oggi, sarà sicuramente chiesta nuovamente la fiducia. Presumibilmente, quindi, la legge sulle unioni civili entrerà in vigore nel mese di aprile.
Così invece il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi:
La giornata di oggi resterà nella cronaca di questa legislatura. E nella storia del nostro Paese.Abbiamo legato la…
Pubblicato da Matteo Renzi su Giovedì 25 febbraio 2016
GLI ARTICOLI DELLO SPECIALE “NUOVO DDL CIRINNA'” DI OGGI:
– Unioni civili: ecco le risposte alle paure sul nuovo ddl Cirinnà
– l’Italia comparata con gli altri paesi europei: L’Italia sarà come la Germania (step a parte) e meglio della Grecia
– Monica Cirinnà nel giorno dell’approvazione delle Unioni Civili
– Lettera della Senatrice Repetti alla comunità LGBT italiana
– Movimento LGBT: “oggi il Senato scriverà una brutta pagina di storia”
– Banchetto di nozze: ecco perché dobbiamo festeggiare
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Sono Marco B. della tiburtina volevo dire soltanto che tutte le froce ipersquallide che mi hanno criticato e fatto cose contro fino ad ora non sono altro che delle poraccè froce dementi ipersquallide iperividiosissime razziste e ignoranti tipiche delle zone mafiose di roma e d'Italia che non devono altro che andarsene a farsi inculare da bElli africani superdotati e aitanti.
Ad esclusione della stepchild adoption mi pare che le unioni civili siano state parificate al matrimonio anzi forse sono pure meglio: tempi di divorzio più brevi e più flessibilità sul cognome. Visto i presupposti non vedo come il mondo gay possa lamentarsi, è un ottimo inizio.
finora tutte le manifestazioni gay di questi mesi sono state belle gioiose e condivise da tutti, quella che si terrá il 5 marzo leggendo il comunicato che parla di "brutta pagina nella storia dei diritti" anche se non tutti sono d'accordo con questa affermazione perchè credono giustamente che sia un primo passo, rischia di diventare la solita manifestazione strumentalizzabile da qualche partitino o partitone e diventare un pò settaria e triste... Perché non guardare avanti e manifestare gioiosamente per il prossimo traguardo che é il matrimonio egualitario ???
Che coraggio chi critica. Le Unioni Civili sono uguali a quelle che in teoria i grillini dovevano appoggiare, salvo qualche cosetta marginale, la sostanza c'è tutta. Bastava non politicizzare la questione e ci sarebbe stata una maggioranza trasversale e passavano anche le step child, ma no, qualcuno ha voluto a tutti i costi strumentalizzare la legge per farsi l'orticello politico, prima inventandosi un passo indietro sulla step child per un diritto di coscienza poi un secondo passo indietro dopo che avevano detto sì al superemendamento del PD. Alla fine con un discorso patetico: quelli poligami sono i grillini, due volte hanno cambiato idea a due giorni e a venti minuti dalla votazione. Che coraggio che coraggio dire agli altri che sono ondivaghi!!!
Un ringraziamento sincero a tutte le associazioni gay che per l'ennesima volta si sono affidate al Pd riuscendo nel arduo compito di istituzionalizzare per legge la discriminazione. Spero che almeno la vendita delle tessere per entrare nelle Dark sia andata bene.
Ottimo intervento del senatore Manconi, che ha giustamente lasciato l'aula. Ipocrita oltre ogni limite di sopportabilità il PD renziano, che ora sbandiererà un risultato "storico", che invece è obbrobrioso: la legge rimane vomitevolmente discriminatoria e lesiva della dignità delle persone. Il combinato disposto M5S-PD ha portato all'approvazione del DDL Alfano-Bagnasco. Complimenti.
ABBIAMO VINTO...