Mentre il Mondo guarda le truppe statunitensi abbandonare l’Iraq, con un interesse neanche paragonabile a quando le vide arrivare, si fanno sempre più insistenti le voci di una sedicente organizzazione denominata "Difensori della legge" il cui principale obiettivo sarebbe quello di sterminare gli omosessuali iracheni. Naturalmente, non c’è una fonte ufficiale che confermi queste voci, ma glielementi a disposizione e alcune testimonianze lasciano pensare che la notizia potrebbe non essere del tutto infondata. A riportarla è Assel Kamal dalle pagine de La Stampa di Torino. Nel suo racconto, Kamal riporta la testimonianza del medico legale dell’obitorio di Baghdad, dove finiscono tutti i morti senza nome, secondo il quale almeno sette gay sarebbero stati uccisi e abbandonati davanti all’obitorio.
«Non siamo stati in grado di identificare chi ha scaricato i cadaveri vicino all’ingresso alle camere mortuarie – ha detto il dottor Numman Muhssen. E’ avvenuto in un attimo, sono subito scappati. Nessuno ha potuto vederli». Tutti a Baghdad pensano che si tratta di omosessuali anche se l’identità dei corpi non è ancora certa. Né i funzionari della polizia né i capi delle tribù locali sono disposti dare ifnormazioni certe riguardo a questo raccapricciante fenomeno che sta investendo la capitale irachena, ma uno dei capi di Sadr City ha dichiarato: «Qui la gente chiama gli omosessuali “Jerao”, che vuol dire cagnolini (nella cultura islamica, precisa Kamal, l’immagine di un piccolo cane non ha niente di tenero, ndr). La maggior parte degli omosessuali uccisi non erano residenti a Sadr City, ma erano clienti di un caffè nei pressi di Palestine Street, alla periferia più occidentale di Baghdad».
Un suo pari, poi, ha aggiunto: «Abbiamo saputo che alcune tribù hanno ammazzato tutti gli omosessuali che vivevano nel loro territorio. Ma ci sarebbe anche un’organizzazione dei “Difensori della Legge” che va in giro massacrando i gay: si dice che scrivano con i coltelli sul corpo delle vittime: “Questo è il destino dei cagnolini”». Ma una delle cose più inquietanti, se è possibile, è che le voci parlano di una lista di cento nomi di gay, stilata dai "difensori della legge" e destinati a morte certa per la loro omosessualità. La lista è nota alla popolazione, fortunatamente, verrebbe da dire, e le cento persone si stanno nascondendo nel tentativo di sfuggire ad una simile crudeltà.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.