Qualcuno sostiene con forza che "quella" piace a tanti ma "quello" piace a tutti. Se sia vero non si sa, e spesso la popolazione gay è portata a vedere propri simili ad ogni angolo di stada. Sarà la speranza che lo siano realmente, sarà un eccesso di egocentrismo, sarà che i film hard mostrano situazioni improbabili che tendiamo a trasportare nella realtà. Sarà però che le esperienze con un uomo sposato stanno aumentando vertiginosamente, anche grazie alle chat o alle community come Me2.it.
Fatto sta che un’indagine dell’Associazione matrimonialisti italiani, gli avvocati per intenderci, rivela un quadro desolante per i familisti duri e puri: nella metà delle coppie qualcuno tradisce. E nel caso degli uomini, il 7% di loro sceglie un altro uomo.
«Negli ultimi anni – spiega il presidente nazionale Ami, l’avvocato Gian Ettore Gassani – sta emergendo un altro fenomeno, quello delle infedeltà omosessuali. Sempre più spesso, nelle procedure di separazione, si scopre che il marito o la moglie hanno relazioni extraconiugali con persone dello stesso sesso». E le reazioni dei coniugi che scoprono tali tradimenti omosessuali – spiega Gassani – sono quasi sempre di sbigottimento, incredulità, delusione o vergogna.
Molti coniugi tendono ancora a nascondere la omosessualità del partner quasi come fosse un tabù. «Ultimamente, però, si sta registrando una inversione di tendenza. I traditi hanno sempre meno remore a portare le prove in giudizio della infedeltà coniugale di tipo omosessuale».
E anche La Cassazione, mediante la recente sentenza n. 7207/09, ha equiparato, in termini di gravità, la relazione extraconiugale omosessuale a quella eterosessuale, addebitando la separazione ad un marito che aveva tradito la moglie con un altro uomo. «Tale pronuncia della Sprema Corte – conclude Gassani – ha sancito due princìpi: il primo sottrae alla omosessualità ogni connotazione patologica o perversa; il secondo in virtù del primo, stabilisce che qualsivoglia relazione extraconiugale può essere sanzionata mediante l`addebito della separazione, quando il tradimento viene considerato la causa, e non la conseguenza, della crisi coniugale».
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