L’ultima è la Fiano (che punisce la propaganda fascista con una pena che va dai sei mesi ai due anni di carcere), ma sono tantissime le leggi che – approvate alla Camera e arenate in Senato – rischiano di non vedere la luce in tempi brevi.
Come riporta Il Corriere della Sera, infatti, sono 63 i ddl incastrati nel guado del bicameralismo perfetto (e dei numeri risicati della maggioranza, e dell’opportunismo politico), con la fine della legislatura prevista tra qualche mese.
Ius soli, abolizione vitalizi, testamento biologico e… legge contro l’omofobia. Anche la legge contro l’omofobia e contro la transfobia attende da troppo tempo di vedere la luce. Era il 19 settembre del 2013 quando la suddetta fu approvata alla Camera, con Ivan Scalfarotto primo firmatario. Giace ancora oggi in commissione Giustizia al Senato bloccata da centinaia di emendamenti firmati da Forza Italia, Lega e da… Carlo Giovanardi.
Ma non è solo l’ostruzionismo del centrodestra ad aver frenato la corsa della legge, nata di per sé da una difficile mediazione tra esponenti dello stesso PD e Scelta Civica. Una mediazione che portò le associazioni LGBT a disconoscere la legge. L’oggetto del contendere? L’emendamento firmato da Gregorio Gitti di Scelta Civica: “Non costituiscono discriminazione né istigazione alla discriminazione la libera espressione e manifestazione di convincimenti o opinioni riconducibili al pluralismo delle idee, purché non istighino all’odio o alla violenza, né le condotte conformi al diritto vigente ovvero anche se assunte all’interno di organizzazioni che svolgono attività di natura politica, sindacale, culturale, sanitaria, di istruzione ovvero di religione o di culto, relative all’attuazione dei principi e dei valori di rilevanza costituzionale che connotano tali organizzazioni”.
Rosaria Capacchione, la relatrice, ha parlato di testo che non funziona e che introduce nell’ordinamento una specie di tolleranza verso condotte inaccettabili e discriminatorie, mentre Monica Cirinnà di “testo svuotato e inefficace”.
Alla legge contro l’omofobia spetta il record di permanenza nel congelatore: c’è sempre qualcosa di più importante, ora la legge di stabilità ora la legge elettorale. E intanto c’è chi si arroga il diritto di escluderci dalle strutture ricettive e c’è chi non la ritiene una violazione gravissima. E intanto c’è chi ha gli strumenti per fermare (o almeno arginare) tutto questo. E non lo fa.
Buon quarto compleanno, legge ancor non nata!
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Davvero un peccato, se poi si pensa a quanta ipocrisia in realtà nasconde questa situazione... che schifo
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