Torna la querelle tutta interna ai sostenitori della legge contro l’omofobia tra chi vorrebbe l’introduzione di un vero e proprio reato che punisca gli omofobi – proposta che era sostenuta da Italia dei Valori e Arcigay – e chi proponeva invece di rendere l’omofobia un’aggravante (portata avanti dall’onroevole Concia e in generale dal PD). Fallito ogni tentativo di percorrere quest’ultima strada – e dichiarata addirittura incostituzionale dal Parlamento ("se si propone un’aggravante solo per una minoranza si discriminano tutte le altre", è stato l’argomento pretestuoso di Pdl, Udc e Lega) – si tenta di nuovo con la prima: istituire un reato vero e proprio estendendo la legge sui reati d’odio.
Domani torna dunque il Commissione Giustizia un nuovo testo, volto ad estendere la legge Mancino, come viene comunemente chiamata dal nome del suo primo firmatario, che già si occupa di punire chi istiga alla violenza e alla discriminazione razziale, etnica o religiosa. E al di là di come la si pensi, il lungo iter che domani ricomincia vedrà difficilmente la luce prima della fine di una legislatura che rischia addirittura di terminare in anticipo.
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