BOLOGNA – Mehmet Gunsur: ve lo ricordate? E’ il co-protagonista insieme ad Alessandro Gassman de "Il bagno turco", film rimasto impresso nella nostra memoria per qualità artistiche e non solo. Mehmet Gunsur (Mehmet anche nel film) sembrava fosse rimasto imprigionato nei vapori di quell’hamam: sparito dalla circolazione? Assolutamente no, anzi preparatevi ad un’abbuffata del bel turco, impegnatissimo tra teatro, tv e cinema. Ce lo racconta lui stesso, a pochi giorni dal nuovo debutto dell’opera teatrale "Bent" di Martin Sherman a Bologna e Genova per la rassegna teatrale a tematica gay La manica tagliata e in cui lui è uno dei due protagonisti.
Mehmet, dopo "Il bagno turco"?
Dall’inizio del 2000 mi sono trasferito a Roma e ho iniziato a lavorare tantissimo, dopo aver firmato per l’agenzia Portfolio. Ho partecipato a tre episodi della Bibbia prodotta da Mediaset che andrà in onda verso Pasqua. In un paio di episodi sono il San Giovanni Evangelista e in un altro faccio il figliuol prodigo. Poi appaio in una serie televisiva intitolata "Cerco lavoro" ma non so su che rete andrà in onda. Sono anche protagonista di un film drammatico intitolato "L’italiano" del regista Ennio de Dominicis, al suo secondo film, e in cui faccio la parte di un italo-albanese. Uscirà sugli schermi tra qualche mese. E poi ho fatto anche degli spot pubblicitari.
Indaffaratissimo allora… e questo impegno a teatro?
Il personaggio che faccio mi piace moltissimo (l’opera è ambientata in un campo di lavori forzati durante il nazismo, ndr) con un carattere molto determinato e la sua storia nasce da fatti veri: questo mi ha convinto più di tutto a farlo.
Parli benissimo l’italiano: è grazie al tuo lavoro di attore in Italia?
Nella mia città, Istanbul, ho frequentato per anni un liceo italiano…
A proposito, "Il bagno turco" passa spesso in tv turche. Ti ha reso famoso anche nel tuo paese? Ha creato problemi?
Il film ha aiutato a spezzare qualche tabù del mio paese, accettandolo sapevo che andavo incontro a qualche problema, che in effetti c’è stato, ma ora tutto è passato.
Sai che Alessandro Gassman ha posato nudo per un calendario? Tu lo faresti?
A me piacciono tutte le espressioni d’arte. Se poserei nudo? Non lo so, forse. Ma dovrei sapere bene per chi e come…
di Ivano Barocci
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