MILANO – Giovanni Felice Mapelli, del Centro Studi Teologici di Milano, ha espresso la propria forte contrarietà alla nomina a Cardinale dell’Arcivescovo di Sydney George Pell. “Pell è un prelato risaputamente omofobo e sessuofobo, misogino e maschilista – afferma Mapelli – ha messo fuori dalla Chiesa non solo le donne, ma anche gay e divorziati e viene premiato, come già altri campioni di integralismo reazionario, dal Papa e dalla sua Curia con la porpora cardinalizia: certo non sarà l’abito rosso a fare di lui un “cristiano”.”
“Certo scegliere un personaggio come Pell per farlo diventare membro del Collegio cardinalizio – continua Mapelli – significa voler screditare tutto il collegio dei cardinali, ma ormai la Chiesa cattolica – tra scandali di pedofilia e violenze sessuali sui minori e con scandali di natura economica e con attività affaristiche contrarie allo spirito evangelico – è talmente priva di autorevolezza morale che soltanto i politici scriteriati la usano per sostenere i loro scricchiolanti Governi”.
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