Almeno cinque delle persone accusate di aver aggredito brutalmente una coppia gay a Beni Mellal sono appena stati arrestati dalla polizia. I cinque in questione si sono stati presentati lunedì scorso al posto di polizia secondo un quotidiano locale che ha aggiunto che tra gli aggressori ci sarebbero tre minorenni. Sono accusati di lesioni aggravate.
La vicenda è nota anche perché Gay.it è stato il primo a parlarne in Europa, ma oggi sono emersi alcuni dettagli. I fatti, diversamente dalle informazioni precedentemente in nostro possesso, risalgono ai primi di marzo: a Beni Mellal, una popolosa città di mezzo milione di abitanti a nord di Marrakech, sulle alture dei monti dell’Atlante, una coppia gay che stava presumibilmente facendo l’amore a casa di uno dei due è stata letteralmente assalita da una banda di omofobi che li ha insultati, malmenati e cacciati nudi per strada. La vicenda è diventata di dominio pubblico però solo durante lo scorso weekend, quando il video dell’aggressione è comparso sui social network.
Lì per lì, dalla polizia subito dopo l’aggressione è stato identificato uno dei due omosessuali – l’altro è riuscito a scappare – insieme a solo due degli aggressori ma a finire condannato, per il momento, è stato proprio l’uomo gay: la condanna, secondo il terribile articolo 489 del codice penale marocchino che prevede pene fino a tre anni, è stata stabilita in cinque mesi di carcere. La seconda vittima dell’aggressione si è presentata nei giorni scorsi alla polizia ed il suo giudizio davanti al giudice è atteso il prossimo 4 aprile, quando si conoscerà la sorte anche degli omofobi che li hanno aggrediti e che devono rispondere dell’accusa di lesioni aggravate.
Il video della terribile e vile aggressione omofoba:
La storia di Beni Mellal sta attirando l’attenzione non solo dei media occidentali, ma anche di quelli più liberal del Marocco. In un lungo editoriale apparso oggi, il direttore dell’Huffington Post Marocco Hamza Mekouar, partendo dal “Dei delitti e delle pene” di Cesare Beccaria sottolinea l’assurdità della legge che condanna i comportamenti tra due adulti consenzienti e arriva giustamente a sostenere che questa “dà legittimità alle crociate morali ed alle espressioni di odio e di violenza”. Sulla vicenda è intervenuto anche il noto scrittore marocchino Abdellah Taïa in un post su facebook:
Les homosexuel(le)s marocains sont de plus en plus en danger. Non seulement ils sont criminalisés et abandonnés par le…
Pubblicato da Abdellah Taïa su Sabato 26 marzo 2016
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