Massironi, il marito la lascia per un uomo

Esce nelle sale "Quasi quasi", divertente commedia su una donna che scopre le tresche gay del marito. Intervista esclusiva con la simpatica protagonista.

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"Mi è capitato di ricevere avances da alcune lesbiche, e devo dire che la cosa mi ha molto lusingato". Marina Massironi affronta l’omosessualità. E lo fa a modo suo. Con simpatia e ironia. L’abbiamo "catturata" negli unici minuti liberi della sua giornata, mentre usciva di casa per andare ad assistere all’anteprima del suo nuovo film, "Quasi quasi", in uscita nelle sale di tutta Italia venerdì 29 marzo.

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Impegnata in un tour de force di conferenze stampa, interviste e anteprime, Marina non perde una briciola della sua naturale simpatia, e si rende disponibile per una chiacchierata con Gay.it. D’altra parte, visto il soggetto del suo ultimo film, non potevamo esimerci: Marina è Paola, una donna lasciata dal marito per un altro uomo. Ma Paola si vergogna di essere stata piantata e per giunta per un uomo, e così comincia a mentire, facendo credere a tutti che il marito sia defunto, invece che scappato con un altro. Paola vive nella casa che il marito le ha lasciato, si trova anche un nuovo fidanzato, Ruggero, che le nasconde di avere già un figlio. E così le bugie sono due.

Ma un bel giorno il marito scompare davvero, lasciando in eredità la sua casa per metà a lei e per metà all’uomo per cui l’aveva abbandonata: Andrea.

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La forzata incasinatissima convivenza fa saltare il coperchio di Paola col fidanzato, a scuola, sul lavoro e persino con i portinai, in un vivace crescendo di equivoci, imbarazzi e colpi di scena raccontati con leggerezza e freschezza di stile.

Nel film, che molti sospettano di avere troppo in comune con "le Fate Ignoranti" (ma il regista e sceneggiatore Gianluca Fumagalli assicura che il copione era pronto prima dell’uscita del film di Ozpetek), Marina è affiancata da Nicola Romano, che ha il ruolo di Andrea, e da Neri Marcoré che è il suo fidanzato Ruggero. Con loro Isabella Cecchi, Ivan Lucarelli, Cinzia Mascoli e l’amichevole partecipazione di Fabio De Luigi.

Marina, tutti parlano della somiglianza tra il vostro film e "Le Fate Ignoranti". Tu hai visto il film di Ozpetek? Che ne pensi?

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Certo che l’ho visto. Quando i giornali ne cominciarono a parlare, noi stavamo già lavorando su questo film, e quindi ci siamo preoccupati moltissimo, perché trovavamo anche noi delle somiglianze nella storia. Poi siamo andati a vederlo, e abbiamo capito che pur essendoci alcuni punti in comune, le storie sono trattate in maniera molto differente: a parte alcuni dettagli della trama che sono diversi, soprattutto è diverso il tono. Laddove Ozpetek ha indugiato sui toni drammatici, noi siamo andati sulla leggerezza. Gianluca Fumagalli, che oltre ad essere il regista, ha anche riscritto una vecchia sceneggiatura che gli era capitata tra le mani, ha fatto una vera e propria commedia. Quando vedrai il film te ne accorgerai.

Nel film si parla di una donna che il marito tradisce con un altro uomo. Ti è mai capitato qualcosa di simile?

A me personalmente no.

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E’ successo a una mia amica, ma lei ha reagito molto meglio rispetto a Paola, la protagonista del film. Paola ha vergogna. Si vergogna a tal punto che decide di nascondere tutto questo, dando il marito per morto. Così si costruisce attorno un castello di carte destinato a crollare.

Quindi anche lei vive una doppia vita, come aveva fatto il marito.

Beh, sì. Costruisce un tipo di vita basato sulla menzogna; a un certo punto infatti c’è la famosa frase che ritorna in tanti film "Io non sono quella che tu credi".

Ma secondo te, è possibile che una donna abbia una relazione con un omosessuale, senza accorgersi di nulla?

Beh, visto che è una cosa che succede, evidentemente è possibile. Certo, se capitasse a me sarebbe una bella sorpresona…

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Ti è mai capitato di avere rapporti molto ravvicinati con omosessuali, tanto da sentire che poteva esserci un feeling?

Sì, ci sono alcuni omosessuali, che poi sono diventati miei amici, per i quali all’inizio provavo un’attrazione, perché sono persone affascinanti. Così anche nel film, Paola alla fine è attratta da Andrea. Ma anche viceversa. Il fascino di una persona non è legato soltanto all’orientamento sessuale: questa è la cosa bella che accade tra Paola e Andrea, e che viene sviluppata nel film.

E con le lesbiche, che rapporto hai?

Beh, ho delle amiche che sono lesbiche; io non lo sono, ma non ho nessun tipo di problema. Mi è capitato di ricevere avances da alcune lesbiche, e devo dire che la cosa mi ha molto lusingato, come se venisse da un uomo. La dimostrazione di piacere è sempre una cosa positiva; poi ci abbiamo scherzato sopra.

E’ vero che nel mondo del cinema ci sono tantissimi gay e tantissime lesbiche?

Io non ne ho incontrati tanti, però io non faccio parte di questo mondo.

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Non sono molto "mondana". Non mi sento una donna di mondo, non ho molto conoscenze nell’ambiente cinematografico, non frequento i ritrovi.

Sei strana, Marina. Come definirti? Mi sembra che chiamarti "attrice comica" sarebbe restrittivo… Sembri piuttosto un’attrice tout-court, impegnata soprattutto in ruoli brillanti…

Beh, ti ringrazio. In realtà mi piacerebbe proprio essere così. Ora vediamo se ci riesco…Intanto venite a vedere il film. Poi ne riparliamo.

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