Le persone LGBT sono “il più comune bersaglio di atti e discorsi d’odio” in Montenegro: a dirlo il Consiglio d’Europa.
L’Ecri, l’organo anti-discriminazione del Consiglio d’Europa, in un documento-rapporto sul Paese (che include i dati raccolti durante la visita nell’ottobre 2016 e l’evoluzione fino a marzo 2017) certifica interessanti progressi per quanto riguarda la tolleranza multietnica e per l’introduzione di alcune misure volte a migliorare le condizioni di vita delle comunità rom: “Il Montenegro è un buon esempio di tolleranza multietnica, nonostante occasionali dichiarazioni intolleranti da parte di politici, religiosi e i media”.
Bisogna fare di più, invece, per la comunità LGBT: “Si tratta del più comune bersaglio di atti e discorsi d’odio, anche da parte di leader religiosi”. E, ad aggravare la situazione, c’è il fatto che la nuova legislazione contro i crimini d’odio è raramente applicata a causa dell’inesperienza delle forze dell’ordine e della magistratura.
L’Ecri, in conclusione del rapporto, auspica e chiede che nei prossimi due anni le autorità creino un sistema di raccolta dati sugli incidenti e sui discorsi razzisti e omofobi.
Fonte: Ansa
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.
Un’europa che sa solo imporrre sanzioni per le misure delle telline e delle zucchine è completamente inutile. Sai dove ce la mettono l’ammonizione?