Omofobia, xenofobia e violenza nei confronti delle donne
scaturiscono spesso dall’ignoranza e "da un allontanamento spesso inconsapevole dalla Costituzione". Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, richiama alla "non discriminazione" e, dalla Conferenza internazionale sulla violenza contro le donne in corso alla Farnesina, legge i "fatti raccapriccianti" di aggressione contro le donne e contro la comunità omosessuale come la conseguenza di una distanza, nelle parole e nei fatti, dalla Carta fondamentale della Repubblica. «La lotta contro ogni sopruso ai danni delle donne, contro la xenofobia, contro l’omofobia – osserva il presidente – fa tutt’uno con la causa indivisibile del rifiuto dell’intolleranza e della violenza, in larga misura oggi alimentate dall’ignoranza, dalla perdita di valori ideali e morali, da un allontanamento spesso inconsapevole dai principi su cui la nostra Costituzione ha fondato la convivenza nazionale democratica". Secondo Napolitano, si deve dunque tornare all’articolo 2 della Costituzione, "ai valori della non discriminazione e dell’uguaglianza di tutti i cittadini senza distinzione di sesso».
Anna Paola Concia, deputata Pd e relatrice della legge contro
l’omofobia, ha sottolineato che «Nel richiamo contro ogni forma di discriminazione Napolitano, con grande chiarezza, si è soffermato su un punto che in questo momento nel nostro paese e’ diventato un allarme sociale: la violenza e l’intolleranza che colpisce la comunita’ omosessuale». «Ha voluto tenere insieme – evidenzia Concia – la violenza contro le donne, la xenofobia e l’omofobia come lotta comune all’intolleranza, attraverso il richiamo forte ai valori fondamentali della nostra Costituzione. Il Presidente Napolitano, ancora una volta, ci dimostra la sua grandissima attenzione a cio’ che accade nel nostro paese e la sua ricerca di un percorso comune nella costruzione di un’Italia migliore e inclusiva per tutti, nessuno escluso, compresi gli omosessuali». «Mi auguro – conclude Concia – che l’appello del Presidente della Repubblica contro l’omofobia, sappia parlare a tutto il Parlamento che, oggi più che mai, è chiamato a dare risposte efficaci».
«Plaudo al Presidente Napolitano, a cui mi permetto di rivolgere l’invito a partecipare alla fiaccolata di Roma del 24 settembre». È quanto afferma, invece, Imma Battaglia presidente dell’associazione Di Gay Project sottolineando che «la Sua dichiarazione di oggi, infatti, nel richiamare per la prima volta credo nella storia della Repubblica l’importanza della lotta contro l’omofobia rappresenta un passaggio di grande valore politico culturale che rafforza la nostra convinzione che siano maturi i tempi per nuove conquiste legislative che combattano la violenza contro omosessuali e transessuali». «A questo punto – aggiunge – la politica e il Parlamento ascoltino il monito di Napolitano e approvino una legge contro l’omofobia. Cosi’ come sempre seguendo le parole del Presidente della Repubblica occorre che la politica rimuova quegli ostacoli che hanno impedito fino ad oggi il riconoscimento e la conquista di pari diritti per i gay, come ad esempio il matrimonio tra persone dello stesso sesso».
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