Sono in cinque, gay e nepalesi, e hanno scelto di candidarsi alle prossime elezioni politiche dellos tato asiatico (previste per il 10 aprile prossimo) in barba alla cultura e alla legislatura locale, assolutamente omofobica e liberticida.
Solo cinque, ma rappresentano, in realtà le centinaia di gay e lesbiche nepalesi discriminati e criminalizzati per il loro orientamento sessuale, come accade spesso nei paesi asiatici. "Ci presenteremo alle elezioni per combattere le discriminazioni nella nostra società" ha dichiarato Sundil Babu Pant, che oltre ad essere portavoce dei cinque candidati, tutti appartenenti al locale partito comunista, è anche il fondatore dell’associazione per i diritti delle persone LGBT Blue Diamond Society.
L’omosessualità in Nepal non è solo motivo di vessazione e condanna sociale, ma è considerato un vero e proprio reato punito con un anno di carcere.
(Nella foto, le coraggiose nozze gay, naturalmente simboliche, tra Anil Mahaju, 30 anni, e Diya Kashyap, 24 anni, celebrate a Katmandu nel 2006)
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