Il battesimo del figlio di Nichi Vendola e del compagno Eddy Testa è stato celebrato sabato in una parrocchia nel Sud Pontino, in provincia di Latina, alla presenza di pochi amici intimi e dei familiari più stretti dell’ex governatore della Puglia e del suo compagno, padre biologico del neo battezzato, il piccolo Tobia nato il 27 febbraio scorso in Canada con la tecnica della maternità surrogata grazie a una donatrice.
Il battesimo è stato celebrato secondo i canoni tradizionali della liturgia cattolica nella parrocchia di San Michele Arcangelo di Suio Terme, una frazione di Castelforte cittadina del versante meridionale della provincia di Latina, di cui Eddy Testa è originario, pur vivendo per motivi di lavoro in Canada.
Don Natalino Di Rienzo, che ha celebrato il battesimo, non ha voluto rilasciare dichiarazioni anche se ha confermato di “aver impartito il sacramento”. “Di più non posso dire per il rispetto della privacy” ha aggiunto il religioso, “mi è stato chiesto di battezzare il piccolo Tobia ed io l’ho fatto. Ma non posso dire di più perché non voglio pubblicizzare un evento del tutto privato”.
Stando alle indiscrezioni sulla cerimonia, i padrini sono un uomo ed una donna regolarmente sposati col rito cattolico e “persone di profonda” fede, qualcuno sottolinea. Nichi Vendola e il suo compagno hanno seguito un corso di preparazione in vista del battesimo del piccolo Tobia, seguendo quelle che sono regole delle norme canoniche.
La cerimonia si è tenuta con la benedizione delle autorità locali: il nuovo vescovo di Gaeta, Luigi Vari, ieri al termine di una cerimonia di consacrazione sacerdotale, ha specificato che era stato “informato” già da tempo del desiderio della coppia Vendola-Testa di voler battezzare il loro bambino: “Sapevo tutto in anticipo. Mi era stato chiesto il permesso, non ho trovato nulla da ridire perché in linea con quello che dice papa Francesco, ovvero di non creare nuovi atei. Il Codice di Diritto Canonico, tra l’altro, – specifica il vescovo di Gaeta – come prevede l’accoglienza per i divorziati lo fa anche per situazioni del genere e la prima cosa è quella di tutelare i bambini”.
Al momento nessun commento da Vendola e Testa, che hanno partecipato alla celebrazione con grande emozione. Una celebrazione certamente voluta da entrambi, visto che i due sono profondamente cattolici.
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Alex... niente di più facile... come tanti komunisti da salotto fanno, continuamente (dopo aver fatto parte di governi che hanno distrutto la vera scuola, quella pubblica)
E adesso magari lo mandano all'asilo dalle suore.
Ottima notizia. Bravissimi Vendola e Testa che realizzando i propri sogni di genitorialità stanno dando uno stupendo esempio a tutti quanti i gay. Le leggi di questo Paese devono essere aggiornate quanto prima di modo da consentire i contratti di gestazione per altri, gratuita e a pagamento, con riconoscimento automatico della genitorialità di chi riceve il servizio.
...ooohhh....meno male che il vescovo ha acconsentito a "tutelare il bambino" Non sia mai che invece il bambino nasca e cresca del tutto libero da condizionamenti e poi decida secondo il proprio sentire di accedere alla religione o meno Sono felice che i coniugi in questione abbiano lavato via il peccato originale alla creatura...li farà sentire senz'altro meglio quando tutte le gerarchie cattoliche li continueranno a condannare per qualsiasi cazzata gli si vorrà ascrivere BACIAMO LE MANI, padre!