Dopo due anni l’ex governatore del Lazio Piero Marrazzo si racconta a Repubblica spiegando i fatti che portarono alle sue dimissioni, al suicidio di due persone, al coinvolgimento con le trans del quartiere romano. A questo proposito, se l’ex governatore dice di non farsi un vanto "del non essere omosessuale", dall’altra dice che gli attributi delle trans non lo interessavano. Anzi, a giustificazione delle proprie frequentazioni, Marrazzo spiega come la femminilità all’ennesima potenza sia la caratteristica del mondo trans che più lo attraeva. "Io non sono omosessuale. Dai transessuali cercavo un sollievo legato alla loro sessualità. Il fatto che abbiano attributi maschili è irrilevante nel rapporto, almeno nel mio caso. Non importa, non c’è scambio su quel piano". "I transessuali sono delle donne all’ennesima potenza. Mi sono avvicinato per questo a loro".
Dopo essersi separato dalla moglie, la giornalista del Tg3 Roberta Serdoz, aver vissuto nel convento di Montecassino e aver affrontato un percorso di analisi da uno piscologo, Piero Marrazzo ha cercato di rifarsi una vita coi figli e in Rai, dove a ripreso a lavorare girando dei documentari. Le indagini sulla vicenda che lo ha portato dalle stelle della politica alla polvere dell’infamia, nel frattempo, proseguono.
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