La noia esistenziale che sembra essere una delle caratteristiche più sorprendenti del nordest italiota ha trovato una nuova – o antichissima? – via di soddisfazione: il prono fatto in casa. 130 persone si sono presentate per le selezioni delle "Maiale della Padania", film hard prodotto dalla Alex Asmara Production, mentre quasi duecento si sono messi in fila per una parte in "Troie fatte in casa"…
Si moltiplicano, quindi, i casi di operai stufi della catena di montaggio o di giovani disoccupate che decidono di tuffarsi nel mondo dela cinema hard-core, nella speranza di… Nella speranza di che? C’è chi dice che, ad attirare i novelli John Holmes sono i facili (?) guadagni, chi la speranza della notorietà alla Grande Fratello, la smania di esibizionismo; c’è anche la voglia di tuffarsi sempre più in un mondo ricco di sensazioni forti nel quale si entra attraverso i club di scambisti e i privé per incontri insoliti.
E c’è chi un attimo di notorietà lo ha avuto: è il caso – sussurrato ma non confermato – del giovane operaio della Zanussi che per qualche mese si è trasferito in Germania dove ha girato, ben pagato e diventando famoso, vari film hard gay. Poi, stanco – non sappiamo di che – ha deciso di fare ritorno alla sua fabbrichetta e alla vita di tutti i giorni. Oppure c’è il caso di Desiré Vinci, al secolo Katia Furlan, che dopo vari film con la Top Line girati con il fidanzato Fabio de Nardo (Ricky Davin), e dopo che quest’ultimo era stato scaricato dai produttori, ha proseguito una brillante carriera sulle copertine delle riviste hard.
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