Aborto, possesso di armi e nozze gay. Sono questi i tre temi sociali toccati dal candidato democratico Barack Obama nel suo discorso di accettazione della candidatura tenuto nello stadio di Denver. Aborto: «Possiamo non esser d’accordo sull’aborto ma certamente possiamo essere d’accordo nel ridurre il numero di gravidanze indesiderate in questo paese». Armi: «La realtà del possesso di armi può esser diverso per un cacciatore delle campagne dell’Ohio e la gente minacciata dalla violenza delle gang a Cleveland, ma non ditemi che non possiamo rispettare il Secondo Emendamento e allo steso tempo far sì che gli AK-47 non finiscano nelle mani di criminali». Nozze gay: «Lo so, i matrimoni omosessuali sono differenti, ma certamente i nostri fratelli gay e lesbiche possono visitare le persone che amano negli ospedali e vivere liberi dalla discriminazione. Su questi punti tutti possono essere d’accordo». Questa la frase originale in inglese: I know there are differences on same-sex marriage, but surely we can agree that our gay and lesbian brothers and sisters deserve to visit the person they love in the hospital and to live lives free of discrimination.
Col rischio di inimicarsi intere fette di elettorato democratico (come l’ala cattolica o gli anziani), Barack Obama ha comunque tenuto a precisare il suo punto di vista sui temi "caldi" della campagna elettorale distinguendosi nettamente dal rivale reppubblicano John McCain che sulle armi punta a una diffusione ancor più ampia mentre si è dichiarato in disaccordo su nozze gay e aborto. E nel giorno stesso della sua morte, Obama non ha mancato di inviare ai delegati lgbt del partito (277 su 4400, vale a dire il 6,3% del totale) un pensiero rivolto a Del Martyn, la pioniera dei diritti gay e lesbo scomparsa proprio ieri: «Michelle ed io siamo profondamente addolorati dalla notizia. Del ha dedicato la sua vita alla lotta contro le discriminazioni e al trionfo dell’uguaglianza. I nostri pensieri e le nostre preghiere sono tutti per la sua sposa Phyllis Lyon, e per coloro che l’hanno conosciuta».
Ad ascoltare il candidato afroamericano per il Partito Democratico c’erano anche i leader dell’omonimo partito italiano. Rutelli e Veltroni erano nello stadio a seguire attentamente il lungo discorso del collega Barack e la loro presenza non è sfuggita a Franco Grillini che ha dichiarato: «Magari il Pd italiano fosse come quello americano…». Mentre Paola Concia, che per il Partito Democratico italiano è deputata, si dice certa «che Veltroni tornerà dagli Stati Uniti, dove ha assistito al discorso del futuro presidente americano, facendo tesoro di quanto ha visto e sentito; e che avrà una ancor più forte consapevolezza di come risolvere il problema dei diritti degli omosessuali in Italia».
di Daniele Nardini
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