L’aborto potrebbe essere vietato quando al bambino inizia a battere il cuore: è questo il nucleo di un progetto di legge approvato dal Parlamento dell’Ohio, Stati Uniti.
La Camera dei Rappresentanti ed il Senato, a guida repubblicana, hanno iniziato a lavorare per far diventare illegale l’aborto a partire dalle sei settimane dopo il concepimento, ovvero quando è possibile rilevare il battito cardiaco.
Degno di nota è che si intende far valere la norma anche in caso di malformazione del feto o stupro, mentre sarà comunque ammesso se c’è pericolo per la vita della madre. Se il progetto divenisse legge a tutti gli effetti, l’Ohio avrebbe di fatto la legge più restrittiva in tema di aborto di tutti gli Stati Uniti.
Ora ruolo fondamentale nell’iter che potrebbe portare alla legge l’avrà il governatore repubblicano John Kasich, da sempre difensore del diritto alla vita. Alcuni mesi fa proprio Kasich si domandava addirittura se la legge sull’aborto vigente in Ohio fosse costituzionale.
Finora il progetto di legge “sul battito cardiaco” (Heartbeat Bill) – approvato due volte dalla Camera bassa – si era sempre fermato al Senato, a causa delle divisione all’interno dei politici e dei gruppi pro-life. Ora però, soprattutto dopo l’elezione di Donald Trump – che sta portando nel suo governo diversi esponenti pro-life e soprattutto ha promesso di nominare giudici contrari all’aborto alla Corte Suprema – sembra plausibile ipotizzare che questo tipo di provvedimenti riceveranno un sostegno decisivo.
Attualmente, oltre all’Ohio, gli Stati che in cui l’interruzione volontaria di gravidanza è più a rischio sono, tra gli altri, Oklahoma, Kansas, Louisiana, Mississipi, Arkansas, Nebraska, Indiana, Carolina del Nord, Missouri e Texas.
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è interessante che Trump sia stato eletto dai poveri,e che tutti questi provvedimenti cretini siano contro i poveri
Ah ma non sapevo che Trump fosse diventato anche governatore dell'Ohio
Trump non è certamente il governatore dell'Ohio ma è il presidente eletto degli Stati Uniti e, dato che ha promesso che quando si insedierà nominerà alla Corte Suprema giudici cosiddetti pro-life, gli attivisti e i politici antiabortisti ora si sentono più sostenuti e incoraggiati a portare avanti tali provvedimenti, che sempre più difficilmente potranno essere fatti a pezzi dalle varie cause legali.
Sembra che non pioverà più e il mondo si desertificherà perché Trump diventa presidente.infatti il mio oleandro ultimamente non sta molto bene
A me pare che tu stia sottovalutando troppo la questione, tant'è che arrivi a liquidarla con questo genere di frasi. Così come non è bene demonizzare a tutti i costi non è bene neanche sottovalutare a tutti i costi.
Purtroppo questa è l'era Trump. Per quanto riguarda la descrizione dei fatti, io direi che sarebbe meglio evitare di chiamare l'embrione o il feto in questione 'bambino' e chi si oppone alla libertà di interruzione della gravidanza 'difensore del diritto alla vita'; se già nel modo di parlare ci si mette a dar ragione a chi vuole mettere al bando l'aborto, la battaglia la si perde di sicuro...
scusa,ma i fanatici sono sempre fanatici,anche se li chiami "buone pecorelle di Dio"
Io dico solo che se parlando si evita di dare implicitamente ragione a chi vuole mettere al bando l'aborto forse si ha qualche speranza di vincere.
mah,può darsi che tu abbia ragione,a me da fastidio sentire prolife,come se io fossi "against life",ma è molto più importante lo strumento politico
Le parole sono esse stesse strumenti politici; ad ogni modo, che le si reputi molto o poco importanti a me sembra sia il caso di evitare di dare implicitamente ragione a chi vuole mettere al bando l'aborto.