Russell e Lauryn sono stati avvertiti dal capo missione della squadra di tiro australiana di cui fanno parte, Nick Green: non avranno la stanza in comune durante le Olimpiadi. Se vorranno, però, potranno affittarsi un albergo fuori dalle strutture ufficiali riservati agli atleti. La decisione ha fatto irritare non poco i due olimpionici. "Si tratta di un’ingiustizia", ha detto Russel alla stampa locale. "Il Comitato olimpico attua due pesi e due misure. Pensate alle migliaia di atleti gay e lesbiche che potranno dividere il letto". "Ci discriminano – ha chiosato – perché siamo eterosessuali".
I due, adesso, sperano che la loro storia portata alla luce possa far cambiare idea a chi di dovere e faccia assumere una posizione diversa da quella loro imposta senza preavviso. La mail che li avvertiva del divieto, infatti, è stata recapitata alla coppia appena un giorno prima della partenza, senza possibilità quindi di organizzarsi diversamente. A parte la stupidaggine sulle "migliaia" di atleti gay presenti alle gare, sembra che effettivamente il Comitato olimpico abbia assunto una decisione un po’ troppo restrittiva per gli atleti eterosessuali che vorranno condividere il letto.
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