BRESCIA – La settimana scorsa una coppia lesbica di Mazzano ha visto la propria casa devastata e imbrattata da svastiche. Oggi, Luca Trentini, Presidente Arcigay Brescia, rende noto che una delle due ha trovato una svastica disegnata sulla sua macchina. D.G., queste le sue iniziali,”prosegue con forza la sua opera di denuncia e di lotta, nonostante la frustrazione e la paura di quest giorni. Gli ho ribadito oggi la nostra vicinanza, il nostro sostegno e il nostro determinato ed operoso impegno.” Trentini denuncia che “Quando la ragazza è andata a fare denuncia dai carabinieri si è sentita dire che “omosessualità” e “lesbica” non sono parole italiane e non potevano entrare in un verbale di denuncia. Vocabolario alla mano, i carabinieri hanno dimostrato tutta la loro grettezza! Le parole sono state inserite in maiuscolo! Il sindaco Luigi Elisetti della Margherita continua a nicchiare e prosegue nel suo silenzio, sostenendo che nessuno lo ha interpellato sull’argomento, nonostante le centinaia di mail e lettere che abbiamo inviato al comune di Mazzano.” L’Arcigay bresciana sta concordando, insieme a Pianeta Viola (associazione lesbica di Brescia), al consigliere regionale dei DS Artuto Squassina e, ovviamente, all’interessata un incontro col prefetto e una conferenza stampa. Una consigliera provinciale di Rifondazione, Gianna Baresi, presenterà probabilmente una interrogazione in Consiglio provinciale. E la stampa? Trentini denuncia un fatto abbastanza inquitentante quando rivela che “Il principale quotidiano bresciano, il Giornale di Brescia (cattolico) non ha ancora detto una sola parola sull’intera vicenda.” Se le cose non cambieranno Arcigay ritiene che sarà necessario convocare, insieme a tutte le altre associazioni e soggetti del movimento, una manifestazione di carattere nazionale che possa denunciare la situazione.
Proprio oggi i parlamentari Franco Grillini, Franco Tolotti e Pierangelo Ferrari dell’Ulivo-DS, hanno presentato oggi una interrogazione parlamentare al Ministero dell’interno circa questi episodi. I parlamentari chiedono che Giuliano Amato esprima la sua solidarietà alle due ragazze, vittime della violenza omofoba e un intervento efficace per la prevenzione di altre aggressioni. In particolare si chiede “quali iniziative intenda intraprendere il Signor Ministro per sensibilizzare ed istruire tutte le forze dell’ordine ad un approccio privo di pregiudizi verso le vittime dell’odio motivato dall’orientamento sessuale”. (RT)
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