Nuovo caso di omofobia in una struttura ricettiva pugliese, questa volta in provincia di Bari.
Il B&B Villa Maria Colavitti di Monopoli, infatti, specifica nella descrizione di un’inserzione pubblicata sul portale bed-and-breakfast.it : “Mare a cinque minuti di macchina, no gay friendly”. La casa, incastonata tra le colline, “colline che si rivolgono al mare come un innamorato fa con la propria amata quando la guarda con gli occhi” non accoglie tra le sue mura persone LGBT.
La segnalazione arriva da Cathy La Torre, vicepresidente del Movimento Italiano Transessuali (MIT), con un post sulla pagina Facebook personale: “Questo B&B è smoker friendly e handicap friendly ma non LGBT friendly. Le coppie omosessuali non sono gradite. Ogni giorno mi segnalate una struttura che non accetta la diversità”.
La Torre aggiunge: “Quello che un tempo era indicibile, ora viene addirittura codificato. Arriveremo anche a specificare quali pratiche sessuali non accettiamo nelle nostre strutture?”. L’inserzione, ad ogni modo, non è più visibile sul portale.
È il terzo caso estivo in Puglia, dopo l’annuncio simile del proprietario di un appartamento di San Foca (località del Salento) e la coppia accusata di atti osceni in luogo pubblico in un noto stabilimento di Gallipoli.
L’Arcigay ha lanciato un appello al sindaco di Monopoli, Emilio Romani, chiedendogli di additare questi comportamenti. Arriverà una nota ufficiale?
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Resto all'estero per le vacanze non è che la cosa mi meravigli in Italia e.soprattutto ma.non solo dove la cultura machista latina mediterranea è prevalentemi è capitato e anche spesdo; per carità l'omofobia è come il razzismo è dovunque e non è una legge a cancellarlo ma almeno in Francia Spagna Olanda Belgio e via dicendo un simile.comportamento costa un processo un risarcimento e la revoca della licenza.
Mi ripeto... ma questi comportamenti sono leggittimati anche dall'assenza di una legge contro l'omotransfobia. Non è sufficiente dire che un pubblico esercizio non può rifituare un servizio perché a quanto pare succede lo stesso e l'esercente rimane legalmente impunito. Unica arma che possiamo avere (molto relativa ahimé) è il boicottaggio. Si sta rafforzando l'idea che essere contro l'omosessualità e gli omosessuali è un opinione... occorre intervenire velocemente e con mano molto, molto pesante.
Ci vorrebbe però un po' più di coraggio da parte dei Magistrati, anche senza denuncia o querela di parte. Ci sono comunque anche senza che la casistica sia prevista dalla legge "Mancino" contro il razzismo, gli estremi gravi del reato, aggravato dal fatto di gestire un esercizio pubblico che è soggetto a leggi, regolamentazioni e licenze. Se uno scrivesse con le stesse argomentazioni che non vuole disabili, ebrei o neri, sicuramente si muoverebbero velocemente, se poi scrivesse che "non vuole politici" pur di fare carriera politica i Magistrati si contenderebbero i fascicoli!!! Sono molto pessimista, forse perché la Corte Costituzionale Italiana che è espressione di Parlamento, Magistratura e Presidenza della Repubblica, ha vergognosamente mancato di fare quello che ha fatto l'Alta Corte USA con i matrimoni gay. I nostri giudici sono sicuramente molto bigotti e conservatori.