I titolari dei ministeri della Difesa e dei Trasporti dovranno versare 100 mila euro come risarcimento danni a Danilo Giuffrida, 26 anni, nei cui confronti fu avviato l’iter di sospensione della sua patente per disturbo dell’identita’ sessuale dopo che alla visita di leva aveva rivelato di essere gay.
Lo ha deciso il giudice della Corte d’appello civile di Catania, Antonio Maiorana, che, con una propria ordinanza, ha respinto la richiesta dell’avvocatura dello Stato di sospendere la sentenza di primo grado emessa il 12 luglio del 2008. Il procedimento e’ stato aggiornato al 7 maggio del 2010 per la sentenza.
La vicenda prese avvio dalla visita di leva. Ai medici di Augusta Giuffrida dichiarò la sua omosessualità. L’ospedale militare informò la Motorizzazione civile che il giovane non era in possesso dei "requisiti psicofisici richiesti" e gli sospese la patente di guida in attesa di una revisione all’idoneità. Giuffrida, tramite l’avvocato Giuseppe Lipera, presento’ ricorso al Tar di Catania che sospese il provvedimento osservando che l’omosessualità «non può considerarsi una malattia psichica».
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