A distanza di tre anni dalla canzone dedicata all’ex gay Luca, Povia ci ricasca, questa volta sul suo profilo Facebook sui cui pubblica ben due commenti decisamente omofobi.
"Adesso ho capito – scrive Povia, salvo poi cancellare appena scoppia la polemica -. Che per caso fate tutti parte dell’Arcigay? Ma se siete nati così non è colpa mia. Prendetevela con i vostri genitori e con la musica di merda che ascoltate. Però se vi serve una mano ditelo eh, posso darvi qualche supposta di Eterox". E ancora: "Per i tre sfigati che vengono a rompere, ho un pezzo rap da dedicarvi: anche se a tutti piace la patata, tranne teeeee, forse perché a te piace l’uccèèèè, ma che cosa tu vuoi da meeeee, se sei gay prenditela con teeeee (rido) :))))".
La tesi difensiva del cantante è che in realtà i commenti sarebbero stati pubblicati da un presunto profili falso "più volte bannato". tesi immediatamente smentita da chi ha seguito l’evolversi della vicenda in tempo reale, salvando gli screenshot dei messaggi originali e diffondendoli.
"Non esistono profili falsi con la stessa foto di Povia. Ne esiste uno solo, che è quello suo" scrive qualcuno su Twitter. Ma i commenti non finiscono lì. Povia questa volta si prende del "coniglio" e del vigliacco da molti utenti sia su Facebook che su Twitter, anche se, naturalmente, i suoi fan lo difendono a spada tratta.
Ma c’è anche chi denuncia che il teatrino dei commenti pubblicati e prontament cancellati alla prima risposta negativa va avanti da giorni. "Quando Povia ha pubblicato, due giorni fa, il video della canzone ‘Luca era gay’ – racconta il blogger Pasquale Videtta su Repubblica.it – io gli feci notare che quel brano era un insulto all’intelligenza. Alla fine ha rimosso il link alla canzone". "Sono tre giorni che lo fa – aggiunge Mauro Baldini – Crea i link, noi lo commentiamo, lui ci offende e poi cancella tutto".
La risposta di Povia al diffondersi della notizia è un attacco ai giornalisti e ai blogger che la diffondono: "Ah ah ah ah ma come potrei essere così scemo -? scrive ancora sulla sua bacheca di Facebook
Ah ah ah ah Giornalisti=pennivendoli di regime. Leggete leggete ah ah ah ah ah Comunisti con il cuore a sinistra e il portafogli a destra. Ma andate a cagare va!". Segue il link alla sua canzone "L’intervista" che, appunto, se la prende con i giornalisti.
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