I preti italiani sono innovatori o conservatori?
Il sociologo torinese Giuseppe Bonazzi, professore emerito dell’Università di Torino, ha condotto una importante indagine per testare il livello di progressismo insito al clero italiano contemporaneo. I risultati sono stati pubblicati nel libro “La fede dei preti. Un’indagine etnografica“, edito da Rosenberg & Sellier, in cui Bonazzi dialoga con dodici parroci di certezze, dubbi ideologici, problemi e pratiche pastoriali, timori e speranze per la Chiesa futura. Ecco un breve riassunto.
Gay
Cinque preti su dodici affermano di non avere alcun problema a “dare i sacramenti agli omosessuali”; tre sono per il no categorico e quattro sono in dubbio e oscillano sulla questione. Molti però consigliano, in caso di funerale, una cerimonia privata e non solenne. Resta da chiarire il parere sulle unioni civili: recentemente un membro della diocesi di Vicenza aveva aperto alla questione, comprendendo anche la stepchild adoption (LEGGI >) e non rappresenta un caso isolato. Molte infatti sono le “benedizioni” che arrivano dai rappresentanti della Chiesa ai gay cristiani credenti che decidono di unirsi civilmente.
Aborto
Pochi dei dodici parroci interrogati sono pronti a perdonare l’aborto (l’indagine è stata realizzata prima della Lettera Apostolica di Papa Francesco, con la quale viene stabilito che tutti i preti possono assolvere il ‘peccato’ dell’aborto LEGGI >). “Dipende dall’intenzione: se è ferma l’assoluzione non c’è“.
Preti sposati e ‘sacerdotesse’
Quattro preti su dodici pensano che un giorno verrà abolito il celibato per i preti e sono fermamente d’accordo sulla cosa. Tre su dodici invece sono aperti al sacerdozio femminile.
Contraccezione
Moltissimi preti, secondo l’indagine, sono d’accordo con la contraccezione. Sol due su dieci vi si oppongono, ricordando le ormai arcane disposizioni della Chiesa in materia.
Miracoli
Incredibilmente, regna lo scettismo nel campione analizzato: i maggiori dubbi sono sul culto della Madonna, tanto che solo uno ritiene che le apparizioni mariane (ma soprattutto chi afferma di averle) siano veritiere.
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Non sono affatto sorpreso dai risultati dell'indagine,nemmeno sui cosiddetti miracoli.
Il mio problema non è se un sacerdote mi benedica o no. Il mio problema è se Dio c'è. E se c'è qual è la sua natura? Se vedo Don Mazzi e Papa Bergoglio e ciò che resta dell'ordine sacerdotale mi convinco che Dio non c'è viste le caratteristiche dell'essere cioè di Dio. Se vedo e soprattutto leggo Ratzinger invece sono e resto agnostico e dubito ma non sono sicuro né di una risposta né di quella opposta e continuo a leggere e pensare. L'ultima cosa che mi farebbe convertire è una abiura da parte della chiesa della morale sessuale. Non mi è mai venuto in mente di farmi consigliare come fare il brasato da un vegetariano.
Dio c'è,ma non si vede.Si è nascosto nel luogo più impenetrabile:l'essere umano.Volenti o nolenti siamo la specie biologica più evoluta della Terra.Dio è il nostro protettore,ma noi siamo smemorati e l'abbiamo rimpiazzato con le religioni,e secondo una di queste dovremmo cibarci della carne e del sangue di un Redentore (cannibalismo?vampirismo?ai posteri l'ardua sentenza......perchè è caduta Roma che doveva regnare incontrastata,è caduto il paese di Kemet,l'Egitto,governato direttamente da un Dio,è caduto Alessandro il Grande con tutto il suo impero,e cadranno anche loro.Tutto passa,Panta Rei).Il punto è che noi siamo pappemolli in confronto ai nostri antenati,i fascisti (quelli veri,del ventennio)lo sapevano bene.Non c'entra nulla l'orientamento sessuale,l'identità di genere,c'entra di fare figli con scopate vigorose e intrise di amore puro e autentico,per la propria donna.Io vedo molto vigore in quelli che oggi hanno 50 o 60 anni,poco nei cosiddetti Millennials.Abbiamo barattato lo spirito dell'uomo,il nostro benefattore e difensore per eccellenza,con i nostri prodotti manufatturieri.