Voce ai bisessuali nel Pride di Tel Aviv che si terrà a giugno: è la prima volta in assoluto che una città sceglie questo come tema portante di una manifestazione.
Il Tel Aviv Pride, il più importante nel mondo orientale (sono attese oltre 200.000 persone), si terrà a partire dal 4 giugno e avrà come focus la visibilità bisessuale.
Efrat Tolkowsky, membro del consiglio cittadino e responsabile per gli Affari LGBT, ne ha spiegato le ragioni: “In Israele, ma il discorso vale anche per il resto del mondo, molte persone bisessuali sentono di appartenere ad un gruppo invisibile all’interno di una comunità più grande. Qui a Tel Aviv vogliamo celebrare ogni persona LGBT allo stesso modo, perché solo così possiamo aprirci ed essere orgogliosi assieme”.
Israele e Tel Aviv, crocevia tra il vecchio e il nuovo mondo, si sono imposte negli anni come mete gay-friendly per eccellenza: Tel Aviv è stata definita “la città più gay al mondo” dal Boston Globe e “la capitale gay del Medio Oriente” da Out Magazine. Anche Hillary Clinton ha elogiato la città israeliana, definendola un “baluardo di libertà” in occasione di un discorso pubblico: “America e Israele sono due nazioni costruite da immigrati che volevano vivere e lavorare in libertà, nazioni costruite sul principio di uguaglianza, tolleranza e pluralismo. Guardiamo e meravigliamoci, ad esempio, di fronte all’importante Gay Pride che ospitano ogni anno”.
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