Pasquetta omofoba a Caserta, come denunciato dal direttivo dell’Arcigay cittadino.
Due casertani di vent’anni sono stati insultati da una donna adulta, di 40 anni circa, per un semplice abbraccio. “Queste cose le andate a fare a casa vostra o, al massimo, in bagno!”. “Noi non siamo omofobi ma qui ci sono dei bambini. Non sono cose da fare”, avrebbe urlato la donna, spalleggiata dal marito, lasciando sgomenti i due ragazzi, stesi sul prato dei campetti esterni alla Reggia, come altre decine di persone. Mentre Pietro, nome di fantasia, scorreva le news sul telefonino, il compagno riposava con la testa poggiata sul suo petto.
“Mi sono sentito in imbarazzo, tutti ci stavano fissando”, ha raccontato ancora un po’ scosso uno dei due ventenni, ulteriormente insultato nel momento stesso in cui ha chiesto spiegazioni. Nessuno è intervenuto, con la che faccenda si è conclusa con lo spontaneo allontanamento della donna e del marito, infastiditi da un banale gesto d’affetto dei due giovani.
Bernardo Diana, presidente di Arcigay Caserta, ha pubblicamente denunciato quanto accaduto.
“Davanti a questi fatti l’importante è restare calmi e non agitarsi e cercare di raccogliere quanti più dettagli possibili per denunciare e uscire dal silenzio e dall’invisibilità in cui vogliono relegarci queste persone. Aiuteremo la coppia a denunciare l’accaduto alle autorità competenti”. “Per loro è stato il primo caso di aggressione, ma questi fatti non sono una novità: questo è solo il terzo caso in piazza Carlo III nell’ultimo anno”.
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