Si chiama Richard Blanco ed è il primo poeta di rogini cubane e dichiaratamente gay a parlare durante la cerimonia del Giuramento di un presidente degli Stati Uniti. Il presidente, come è noto, è Barack Obama che a sua volta è il primo presidente di colore degli Usa.
“La mia storia è quella dell’America – ha spiegato Richard Blanco in un’intervista rilasciata all CNN prima della cerimonia -. Essere stato nominato come poeta ufficiale della cerimonia conferma e mette insieme molti degli ideali sui quali ho sempre misurato l’America”.
“Un ragazzino cubano-americano, ai margini dell’America mainstream, che grazie al duro lavoro dei suoi genitori, che a malapena parlavano inglese, riesce a diventare ingegnere – racconta Richard – e poi decide di continuare come poeta e si ritrova ad essere contattato per parlare davanti e per la nazione”.
“E’ la qualità più potente del nostro paese – continua il poeta – che ogni giorno è pieno di un milione di possibilità. E mentre rifletto su questo, vedo che la storia americana è per molti versi la mia storia, un paese che cerca ancora di negoziare la sua identità, preso tra il paradiso dei suoi ideali fondanti e le realtà della sua storia, che cerca di “diventare” ancora oggi: la parola speranza non è mai stata così così fresca sulle nostre lingue come oggi”.
Obama ha voluto Blanco sul palco con lui perché secondo il Presidente, la sua poesia incarna il sogno americano, incrocio continuo di culture e identità. Per la sua prima cerimonia di insediamento, Obama scelse la poetessa di colore Elizabeth Alexander che recitò una poesia dal titolo “Ode al giorno”.
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