ROMA – Si deciderà il 29 settembre, con il rito abbreviato la sorte di Valerio Iovino, un culturista di 39 anni, accusato di aver ucciso il 18 giugno dello scorso anno un barbone, Ivo Grigolo, di 44 anni. L’uomo fu assassinato con una ventina di colpi inferti con il collo di una bottiglia di vetro. Due mesi fa il pubblico ministero, Francesco Polino, a conclusione dell’inchiesta aveva chiesto il rinvio a giudizio dell’imputato per omicidio volontario. Iovino ha scelto di essere giudicato con i rito abbreviato, oggi è comparso davanti al gup, Orlando Villoni, ma l’udienza è stata rinviata per l’assenza di un consulente del pubblico ministero.
A provocare il delitto secondo l’accusa la reazione di Iovino alla proposta di un rapporto omosessuale che sarebbe stata fatta da Grigolo al suo compagno di libagioni. I due infatti nella zona di Montesacro erano noti come bevitori abituali.
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