Il ministero della Salute e dello Sviluppo Sociale russo ha abrigato il divieto di donare il sangue per gli omosessuali. La notizia si è appresa la scorsa notte ed è stata accolta come una vittoria dagli attivisti del progetto che si occupa di diritti delle persone LGBT GayRussia.ru che si batte contro questa restrizione da più di due anni.
Tatyana Golikova, ministro della Salute e dello Sviluppo Sociale ha firmato il decreto lo scorso 16 aprile emendando un decreto che risale al 14 settembre 2001. Le clausole che impedivano in maniere assoluta a persone appartenenti ai cosiddetti gruppi a rischio come gli omosessuali, i tossicodipendenti e le prostitute sono sate abolite del tutto.
Gli organizzatori della campagna realizzata contro le clausole adesso abolite, tra cui il portavoce del Pride di Mosca Nikolai Alekseev hanno ricordato che "secondo l’articolo 23 della costituzione russa, ogni persona ha il diritto alla propria vita privata, personale e familiare e a mantenerle segrete. Secondo l’articolo 19, poi, le discriminazioni sono proibite a qualsiasi livello e per qualsiasi ragione".
Parlando a San Paolo del Brasile Alekseev ha dichiarato: "Sono molto felice che il ministro abbia preso questa decisione di abolire un discriminante divieto di donare il sangue per le persone omosessuali. Abbiamo condotto la nostra battaglia per molto tempo e abbiamo ottenuto dei risultati. In pochi credevano che ci saremmo riusciti, ma abbiamo dimostrato che agire può portare a risultati concreti."
Alekseev si trova in Brasile per ricevere il riconoscimento del Pride cittadino "Premio per il rispetto delle diversità". Il prid di San Paolo, il più grande del mondo, e quello di Mosca sono gemellati.
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