Don Felice La Rosa, 35 anni, sacerdote calabrese della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea e per 11 anni parroco di Zungri, era solito ricercare rapporti sessuali con minori per cui offriva un compenso che si aggirava attorno ai 50 euro. Mercoledì mattina la polizia di Vibo Valentia l’ha prelevato dalla sua abitazione di San Calogero e l’ha condotto in carcere.
L’accusa per il sacerdote è di prostituzione minorile e corruzione di minori. Assieme al religioso sono finiti in galera anche un pensionato e un cittadino bulgaro. Proprio il cittadino bulgaro aveva il compito di adescare i ragazzini e di portarli dal parroco, ricevendo anche una percentuale dalla cifra pagata dal don.
La polizia è giunta a scoprire l’inquietante traffico attraverso i dialoghi tra gli arrestati, intercettati nel corso di un’indagine che si occupava di altro, ovvero dell’omicidio di Francesco Fiorillo, 45 anni, ucciso con sette colpi di pistola il 18 dicembre del 2015. Inizialmente si legò l’assassinio di Fiorillo a uno scontro tra clan della zona ma, dopo gli arresti del religioso e dei complici, quell’omicidio potrebbe avere una lettura diversa.
Nelle intercettazioni gli inquirenti hanno ascoltato i dettagli delle conversazioni intrattenute dal parroco che commentava con gli altri arrestati le prestazioni sessuali dei minori, dando i voti ai ragazzini incontrati. A differenza del pensionato, che riceveva i minorenni nella sua abitazione di Briatico, don Felice si appartava in luoghi isolati.
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