L’esercito americano ha indagato sulle dichiarazioni di un soldato secondo le quali un colonnello aveva in passato impropriamente dato ordine ai propri subordinati di compilare una lista dei soldati sieropositivi. Il Sergente Joseph Wittig (nella foto) ha sostenuto infatti che il suo nome è stato incluso nella lista diffusa dall’Agenzia per le Disabilità Fisiche dell’esercito americano con sede ad Arlington (APDA).
Diagnosticato nel 2012, Wittig ha detto che il suo status è stato diffuso “in tutto il mondo come se fosse qualcosa di simile ad un raffreddore.” La sua denuncia ha portato ad identificare il colonnello dell’esercito Carl Johnson come il funzionario che avrebbe dato l’ordine al suo staff di compilare la lista dei soldati sieropositivi.
Il portavoce del Pentagono, Paul Prince, ha confermato che nell’esercito è “vietato dalla legge divulgare i nomi, le unità o gli incarichi dei soldati che sono sieropositivi” ed ha aggiunto che l’accusa è stata presa estremamente sul serio dall’Esercito. Il Maggiore Ben Sakrisson, sempre delle relazioni esterne del Pentagono, ha dichiarato al Washington lama che “la diffusione delle informazioni sanitarie personali (incluse lo status relativo all’HIV, ma non solo) è rigidamente limitata a coloro che hanno un assoluto bisogno di conoscerle per lo svolgimento delle loro funzioni.”
Wittig ha dichiarato che il 6 novembre scorso l’attuale direttore dell’APDA, il colonnello Todd Aglio, gli ha fatto visita e chiesto scusa per quello che è successo. Ha anche aggiunto che un’indagine formale è ora in corso e l’esercito ha criptato e secretato l’elenco. Speriamo bene.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.