Le persone trans svedesi costrette a sottoporsi all’operazione per ottenere il cambio di identità saranno risarcite dallo Stato.
Con l’approvazione del Parlamento di pochi giorni fa, la Svezia riconoscerà 22mila euro a tutte le persone trans che sono state obbligate alla sterilizzazione chirurgica per avere la riassegnazione del genere anagrafico. In base alle istanze portate avanti dalle associazioni sarebbero 700 gli individui interessati.
La Svezia è il primo paese al mondo che prevede un risarcimento per i transgender a cui è stato calpestato il diritto all’autodeterminazione. Nel 2013 la legge svedese che obbligava le persone trans a rinunciare alla possibilità di riprodursi è stata abrogata, aprendo la strada alle richieste di risarcimento per quell’imposizione.
“Ci battiamo per questo dal 2013 – ha dichiarato Emelie Mire Åsell, portavoce del gruppo per le persone trans e intersex – da quando la legge che obbligava alla sterilizzazione è stata abolita. I soldi non possono eliminare il danno di avere perso le capacità riproduttive contro la propria volontà, ma il risarcimento economico è un passo importante perché lo Stato faccia ammenda verso tutte quelle persone costrette a questo trattamento”.
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