Da dopodomani fino a fine maggio saranno diverse le parrocchie, italiane e non, che aderiranno alla giornata mondiale per la lotta all’omo-transfobia (17 maggio). Le prime città saranno Milano e Siviglia.
Bisogna “accogliere e accompagnare” omosessuali e trans, “questo è quello che farebbe Gesù oggi” aveva detto Papa Francesco meno di un anno fa (era l’ottobre del 2016), di ritorno dal viaggio in Georgia e Azerbaijan. E sembra che almeno parte del mondo cattolico stia provando a prendere sul serio le parole di Bergoglio.
Tra le alcune comunità cattoliche in procinto di attivarsi anche quelle di Genova e Palermo, le due diocesi i cui arcivescovi, gli anni passati, vietarono ai fedeli la partecipazione a delle veglie organizzate per l’occasione.
Gli omosessuali credenti potranno così unirsi ai tanti che saranno in piazza perché si dica la parola fine all’omofobia, alla transfobia e a ogni forma di discriminazione. A fare da motto delle veglie cattoliche un versetto della Lettera di san Paolo ai Romani: “Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite“.
Da quest’anno non soltanto per la prima volta non si hanno notizie di interventi censori di vescovi e cardinali, ma ci sarà una vera esposizione diretta della Chiesa: alle veglie parteciperanno infatti pubblicamente numerose comunità di ordini religiosi e associazioni cattoliche. A Genova la veglia non solo sarà ospitata da una parrocchia, ma vedrà anche la partecipazione del vicario generale della diocesi Nicolò Anselmi. “Mi sembra il segno più evidente di come la Chiesa stia cominciando a interrogarsi seriamente su quanto affermava il Sinodo dei vescovi, circa la necessità di costruire una pastorale di accoglienza per le persone Lgbt e i loro familiari“, dice Innocenzo Pontillo, referente del progetto Gionata su fede e omosessualità.
A Milano, invece, la veglia unirà idealmente con una fiaccolata di luci il tempio valdese e la parrocchia di Santa Maria della Passione. Mentre a Palermo la veglia è stata voluta non solo dalla Chiesa Evangelica Luterana ma anche, fra gli altri, dai comboniani e dai gesuiti della Chiesa del Gesù. Inoltre importanti adesioni di parrocchie sono previste anche a Firenze, Reggio Emilia, Catania, Trieste e Bologna e in tante altre città.
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