Franca Rame nei panni di una lesbica. Applausi scroscianti e una platea strapiena ha accolto il nuovo spettacolo di Franca Rame e Dario Fo presentato sabato sera al teatro Sociale di Finale Emilia (Modena) in prima nazionale (ma Dario Fo, apparso in proscenio a sipario ancora chiuso all’inizio della serata ha tenuto a precisare che più che una prima si trattava di una anteprima).
Lo spettacolo si snoda in due atti unici interpretati da Franca Rame e scritti da Dario Fo e dalla stessa Rame: ma, ha spiegato il premio Nobel per la letteratura Fo, «si tratta di una ripresa di testi di qualche anno fa, che sono stati completamente riscritti e riveduti. Un lavoro per noi molto difficoltoso».
Nel primo atto unico, "Una giornata particolare", la Rame è Giulia, donna in carriera, con una vita professionale di successo e una relazione matrimoniale fallita. Infelice, la donna decide di suicidarsi, non senza lasciare all’ex-marito un messaggio videoregistrato in cui gli rivela di essere diventata lesbica. La situazione, intrisecamente tragica, ha un crescendo di grottesco e persino di comico grazie all’intervento persistente del telefono che non smette di squillare interrompendo ogni volta i propositi della protagonista.
Nella seconda pièce, "Grasso è bello" Mattea, donna grassa impegnata ad aiutare altri obesi, si confronta con la figlia magra: un incontro generazionale e di stazza non privo di spunti comici.
Lo spettacolo con i due atti unici "Una giornata qualunque" e "Grasso è bello" replicherà da stasera a giovedì al teatro Michelangelo di Modena, per poi partire per una lunga tournée nei principali teatri italiani.
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